Napoli, 28 febbraio 2022 - Una volta sì, due no: dopo aver sprecato la chance di allungare su Milan e Inter nello scorso turno a causa del deludente pareggio di Cagliari, il Napoli impara la lezione e stavolta, grazie al successo ottenuto all'ultimo respiro in casa della Lazio, torna in vetta alla classifica al pari dei rossoneri, attesi domenica sera al Maradona.
Questione di dettagli e risposte
Un folle incrocio di destini in un campionato altrettanto folle in cui probabilmente alla fine saranno i dettagli a fare la differenza. Dettaglio numero uno: il ritorno al gol su azione di Insigne, che culla addirittura il sogno della doppietta prima che la bandierina del fuorigioco vanifichi tutto. Dettaglio numero due: la risposta psicologica a quegli eventi avversi che avrebbero potuto cambiare il corso di un'intera partita. Ogni riferimento va alla grande rete trovata da Pedro a ridosso del triplice fischio. Dettaglio numero tre: in quella che probabilmente è la sua ultima stagione in azzurro, Fabian Ruiz si conferma uno dei migliori stoccatori dalla distanza del campionato. Tre elementi che insieme hanno confezionato una vittoria che dà a tutti le risposte attese. A Luciano Spalletti testimonia la bontà della tempra caratteriale di una squadra spesso tacciata di venire meno negli appuntamenti decisivi: le parole al vetriolo del tecnico toscano nel dopopartita hanno fugato ogni dubbio sui suoi pensieri al riguardo. Ai tifosi arriva una risposta importante sulle reali ambizioni di una formazione che all'alba di questo torneo aveva ben altri obiettivi: per lo scudetto c'è anche il Napoli, che non ha intenzione di farsi divorare dalla paura di vincere.
Due picchi opposti
Basti pensare alla differenza abissale tra gli ultimi minuti della gara interna con un'Inter più che vulnerabile e quelli di ieri contro una Lazio in palla che nel primo tempo avrebbe meritato qualcosa in più: nel primo caso Ounas gioca all'indietro la sfera gettando alle ortiche una golosa punizione da zona pericolosa, mentre nel secondo proprio dalla fascia gli azzurri si costruiscono le premesse per la gemma di Fabian. Nel mezzo ci sono le imperfezioni di una squadra che ora sarà chiamata a fornire un'altra, l'ennesima, risposta caratteriale. Dal pessimismo cosmico dei giorni scorsi si è passati in poche ore al trionfalismo assoluto: due picchi che evidentemente a Spalletti non piacciono, soprattutto quando all'orizzonte c'è il delicatissimo scontro diretto con il Milan che darà ulteriore contezza sulla reale forza di entrambe le rivali.
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