Napoli, 1° dicembre 2017 - Dopo 26 partite cade l'imbattibilità in Serie A dei partenopei, che in un colpo solo rischiano di perdere il comando della classifica a beneficio dell'Inter e, soprattutto, di rimettere in carreggiata la Juventus in ottica scudetto. GIOIA MODERATA - E' proprio il capitano bianconero Buffon il primo a presentarsi ai microfoni del dopopartita: la sua squadra è uscita vincente dall'inferno del San Paolo, scongiurando il rischio di scivolare a -7. ''Sono soddisfatto ma la classifica non è ancora positiva. Questo successo è un punto di partenza che non deve esaltarci ma indubbiamente fare bene qui non è facile: siamo stati bravi grazie al giusto spirito e a una sana unità di intenti. Sono atteggiamenti che non sempre ci caratterizzano - ammette il portiere - ma giocando ogni 3 giorni può succedere di sbagliare l'approccio.'' In chiusura un pensiero per il match winner. ''Higuain da due mesi è in grande forma. Sarebbe stato un peccato perderlo in una gara così importante nel periodo chiave di una stagione che ci vedrà difendere con i denti lo scudetto: ci siamo e quello di stasera è un bel segnale.'' GRUPPO DA LEGGENDA - E' poi il turno di mister Allegri. ''Per noi era un test fondamentale: nel primo tempo abbiamo cominciato bene andando in vantaggio, poi nella ripresa il Napoli ha preso campo ma i nostri hanno difeso alla grande. Peccato per l'occasione sbagliata da Matuidi ma comunque la retroguardia ha concesso poco. Higuain? Sta beneficiando di una squadra che corre di più e gioca meglio anche nelle difficoltà, come s'è visto stasera per merito della forza degli azzurri, che restano i favoriti per lo scudetto. Pecchiamo ancora in certi fondamentali: per entrare nella leggenda bisogna osare di più - ammonisce Allegri - ma mi fido del mio gruppo straordinario che si è imposto in una partita chiave.'' LA TESTA C'E' - Diverso il tono di mister Sarri. ''Non siamo stanchi tant'è vero che abbiamo chiuso la Juve nella sua area per 70'. La squadra ha macinato gioco ma siamo meno brillanti nei 3 uomini offensivi, non riuscendo quindi a trasformare la nostra grande mole di azioni d'attacco. Non ci sono rincalzi davanti - ammette il tecnico toscano - e non possiamo neanche variare modulo. In ottica scudetto cambia poco perché ci sono altre squadre più attrezzate di noi, che tra l'altro stiamo avendo anche problemi in alcune zone del campo. Tra questi non ce n'è uno mentale: basti pensare che abbiamo preso gol solo su una ripartenza.''
CalcioNapoli-Juventus, Allegri: “Abbiamo battuto la favorita per lo scudetto”