Torino, 12 febbraio 2021 - "Sarà una gara stile quella di Supercoppa Italiana. Una sfida importante per entrambe, visto che parliamo di due grandi squadre". Andrea Pirlo è perfettamente consapevole della posta in palio in questo Napoli-Juventus. La sua squadra ha bisogno dei tre punti per continuare la ricorsa alle milanesi, ma dall'altra parte troverà una formazione ferita e un allenatore come Rino Gattuso in bilico. "Fa parte del nostro lavoro, perché può capitare di essere mandati via. Mi dispiace per la situazione di Rino - sottolinea il tecnico bianconero - ma devo pensare ai miei problemi. Il nostro obiettivo è quello di far bene e vincere".
Alcune assenze
Per riuscirci, la formazione piemontese dovrà essere capace di andare oltre le assenze. A Napoli mancheranno Arthur e Dybala, e pure Bonucci e Ramsey sono in forse. "Arthur ha questa calcificazione da valutare di giorno in giorno. Gli dà fastidio e ha molto dolore. Dybala sta seguendo il suo piano di recupero: dipenderà da come si sentirà nei prossimi giorni. Bonucci oggi si allenerà con noi e vedremo se portarlo a Napoli, e lo stesso discorso vale per Ramsey". Per il resto non dovrebbe mancare nessun altro. "McKennie sta abbastanza bene, non era al 100% neanche l'altra sera e oggi lo valutiamo, perché ha avuto un problemino all’anca ma nulla di grave. Vediamo, bisogna recuperare perché l'altra sera abbiamo speso tanto, soprattutto chi veniva da tante partite ravvicinate come Alex Sandro e Danilo".
"La nostra filosofia non cambia"
Le defezioni e le energie non al massimo non sembrano comunque preoccupare troppo Pirlo, che vede una Juventus in continua crescita. "La squadra ha alzato il livello dopo la sconfitta con l'Inter da lì è iniziato un cammino più convincente. Però avevamo sempre detto che c'era bisogno di tempo per mettere a posto tutti nostri giocatori e le nostre situazioni tattiche sia sul piano difensivo che offensivo. I risultati sicuramente ti fanno lavorare meglio". Risultati, gli ultimi due, raggiunti con un'interpretazione diversa rispetto a quello a cui la truppa di Pirlo aveva abituato finora. "Contro Roma e Inter abbiamo scelto di giocare in una determinata maniera, ma l'impostazione rimane sempre la stessa. Vogliamo comandare il gioco e pressare alto, anche se in certe situazioni non è possibile soprattutto giocando ogni tre giorni ed è meglio abbassarsi e far gestire agli avversari il pallone".
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