Napoli, 25 marzo 2021 - Il futuro del Napoli potrebbe parlare Italiano: l'attuale allenatore dello Spezia, oltre a essere considerato all'unanimità una delle principali rivelazioni del campionato in corso, è stato reputato praticamente il tecnico perfetto per l'attuale rosa dei partenopei, che difficilmente continueranno ad avere Gennaro Gattuso come proprio coach.
Una scommessa da vincere
Nulla di misterioso, così come è ormai risaputo che tra Ringhio e Aurelio De Laurentiis tira una bruttissima aria che porterà all'inevitabile al cambio in panchina al termine della stagione. Ancora una volta il patron si trova a un bivio: andare sul cosiddetto usato sicuro o virare su una scommessa? Mettendo sulla bilancia il recente esito delle due opzioni all'ombra del Vesuvio (con Carlo Ancelotti a rappresentare la prima e Maurizio Sarri la seconda), la scelta sembra condurre alla caccia a un nome emergente e affamato, con Vincenzo Italiano in cima alla lista degli indiziati. Non è solo la freschezza dell'attuale allenatore dello Spezia a piacere ma soprattutto la sua idea di calcio in cui non mancano dinamismo, spirito offensivo e ricerca dello spettacolo: tutti ingredienti che nel capoluogo campano fino a qualche anno fa appartenevano alla routine. A tornare a fare capolino al San Paolo (oggi Maradona) sarebbe anche il 4-3-3, quello che praticamente resta il modulo più idoneo all'attuale rosa del Napoli: anche più di quel 4-2-3-1 sul quale insiste - ottenendo alterni risultati - Gattuso. Il tridente offensivo in particolare sarebbe presto fatto: Mertens o Osimhen al centro (con Petagna terza scelta), Insigne a sinistra e Lozano o Politano a destra.
Si allontana il riscatto di Bakayoko
Tutto perfetto, dunque? Non esattamente: a mancare a Italiano è il fattore esperienza che potrebbe rivelarsi fatale specialmente in ambito europeo. Figurarsi se il Napoli dovesse riuscire a staccare il pass per la prossima Champions League. L'impressione però è che neanche questi timori possano riuscire a togliere il tarlo Italiano dalla testa di De Laurentiis, che sarebbe felice di riportare vari giocatori nei propri ruoli originali: su tutti Fabian Ruiz, che si riavvicinerebbe sostanzialmente alla porta aumentando così la propria efficacia in fase offensiva. Il perno del centrocampo, a prescindere dal tecnico, sarà verosimilmente Demme, visto che la richiesta avanzata dal Chelsea per il riscatto di Bakayoko (18 milioni) è risultata eccessiva agli occhi del patron, che prima di pensare al mercato deve dirimere quella matassa chiamata panchina.
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