Napoli, 9 marzo 2021 - E' il trascinatore assoluto del Napoli, di cui è ormai da tempo anche il capitano: eppure il futuro di Lorenzo Insigne continua a essere minacciato da un rinnovo che fatica ad arrivare.
Una storia fatta di alti e bassi
La trattativa va per le lunghe e la scadenza del contratto, fissata per giugno 2022, inizia ad avvicinarsi a grandi passi: ancora più prossima è quella di gennaio, quando teoricamente il folletto di Frattamaggiore potrebbe legarsi a un'altra società. Uno scenario che tutti vogliono evitare, a cominciare da chi non solo ha coronato il sogno di giocare nella squadra per cui ha sempre fatto il tifo ma che poi è riuscito anche a diventare l'idolo assoluto di un'intera città, la sua. Certo, non mancano i momenti di tensione tra le parti, anche piuttosto recenti: basti pensare al labiale-gate di Reggio Emilia, cancellato dalla doppietta rifilata al Bologna e, in generale, da uno stato di grazia che sta illuminando un'intera formazione. Visto che questo trend fatto della solita altalena emozionale che si sposta dall'amore all'odio (e viceversa) si ripete con costanza da ormai quasi 9 anni, non è da escludere che arriveranno altri momenti no nel rapporto tra il Napoli e Insigne: la speranza dei tifosi è che, nel caso, possano riguardare solo i fatti del campo, quelli che di norma vengono spazzati via da un gol, un assist o comunque una grande giocata. Se dovessero invece toccare la sfera burocratica ecco che la situazione potrebbe complicarsi non poco nell'ottica di una trattativa per il rinnovo che procede a rilento e tra mille frenate.
I dettagli
L'ultima si è registrata proprio nelle ultime ore, quando sul tavolo dell'entourage del capitano azzurro è stata recapitata un'offerta al ribasso per prolungare la relazione fino al 2026: 2,5 milioni a stagione anziché i 4 attualmente percepiti da un Insigne che per il momento preferisce temporeggiare e rimandare ogni discorso a fine campionato. Possibilmente con il pass per la Champions League in tasca. Inutile dire infatti che l'eventuale ritorno nella competizione continentale più prestigiosa sarebbe un grosso stimolo per il numero 24, che sta probabilmente vivendo il suo momento di maggior splendore e vorrebbe continuare a cavalcarlo sui palcoscenici più prestigiosi. L'impressione è che alla fine il rinnovo arriverà, in un modo o nell'altro: privare (ancora) il Napoli del proprio leader tecnico e carismatico è un rischio che Aurelio De Laurentiis non vuole correre. A costo di dover ritoccare le cifre verso l'alto.
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