Lunedì 4 Novembre 2024
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
Calcio

Napoli, tris al Genoa e addio a Insigne: al Maradona la festa è (quasi) completa

Gioia ed emozione per l'ultima del capitano a Fuorigrotta, dove prosegue la dura contestazione contro De Laurentiis

Insigne insieme a De Laurentiis (Ansa)

Insigne insieme a De Laurentiis (Ansa)

Napoli, 16 maggio 2022 - Per una volta, anche in un calcio ormai sempre meno romantico, il mero discorso sportivo cede il passo alle emozioni: l'addio al pubblico del Maradona di Lorenzo Insigne offusca il 3-0 del Napoli contro il Genoa che fornisce importanti indicazioni.

Serie A: gli orari dell'ultima giornata

Pomeriggio (quasi) perfetto

Nel caso dei rossoblù, indicazioni che poi in serata, con la sconfitta del Cagliari per mano dell'Inter, diventano certezze: la retrocessione dei liguri matura proprio contro l'altra squadra protagonista nell'ormai lontano 2007 della festa promozione a braccetto, seppur nel teatro del Ferraris. Insomma, nulla sembra lasciato al caso nel giorno del capitano: neanche la ripetizione del rigore inizialmente calciato sul palo e poi mandato nel sacco per suggellare la 122esima rete in azzurro che vale anche il sorpasso in questa speciale classifica a un mostro sacro del calibro di Marek Hamsik. Davanti, ormai irraggiungibile, si staglia la sagoma di Dries Mertens, l'uomo che verosimilmente sopravviverà all'imminente rivoluzione estiva: con lui probabilmente anche Kalidou Koulibaly, il presumibile capitano in pectore di un Napoli che chiude in bellezza in casa. Tris rifilato al Genoa (a segno anche Victor Osimhen e, dopo un digiuno record in un club di 7 anni, Stanislav Lobotka), terzo posto blindato e parziale pace patta con il Maradona: dal consueto clima di finale di stagione al gusto di 'volemose bene' resta fuori Aurelio De Laurentiis, contestato prima, durante e dopo la partita. Destino che curiosamente, nel corso della sua lunga militanza in azzurro, è toccato spesso anche ad Insigne, rimpianto adesso che profeta in patria non lo è (quasi) più.

Segnali di permanenza?

La passerella d'onore per il capitano ha lecitamente un po' distolto l'attenzione dal resto di una ciurma che quest'estate potrebbe perdere altri pezzi: a sensazione, non Mertens e Koulibaly, dai cui saluti alla folla del Maradona non sono emersi segnali di addio. Basandosi solo su questo canovaccio, il discorso si potrebbe estendere addirittura pure a Fabian Ruiz, che dopo il gol di Torino è stato pesantemente corteggiato da De Laurentiis: forse il (nuovo) matrimonio non è imminente, ma neanche così lontano ed improbabile al punto da far presagire una partenza praticamente forzata quest'estate. Esattamente come lo sarà per Insigne, diventato ieri il miglior realizzatore di rigori nei principali campionati europei grazie alle 9 firme totali dal dischetto: un bel primato ma di certo non il trofeo anelato per chiudere una parentesi lunga una vita.

Serie A, al Milan basta un punto per lo scudetto