Napoli, 9 aprile 2022 - Di test per dimostrare la solidità del sogno scudetto il Napoli ne ha superati tanti ma, come si suol dire, gli esami non finiscono mai: il prossimo si chiama Fiorentina ed è stato presentato in conferenza stampa da Luciano Spalletti.
La doppia importanza di Osimhen
Il tecnico toscano ha innanzitutto rassicurato tutti sulle condizioni di Osimhen, reduce da una settimana piuttosto travagliata a causa di un problema muscolare. "Sta bene: mercoledì ha avvertito questo fastidio e abbiamo preferito farlo fermare a titolo precauzionale. Domani sarà importante averlo ma, in un certo senso, è stato importante anche non averlo perché abbiamo capito ulteriormente quanto sia profonda la rosa: penso a Zanoli, che ha sostituito alla grande Di Lorenzo, ma pure a Mertens, Lozano ed Elmas". Oltre alla panchina lunga un'altra arma di cui può usufruire il Napoli è la dose supplementare di entusiasmo arrivata dopo il pareggio del Milan contro il Bologna. "La corsa noi dobbiamo farla sulle nostre possibilità di raggiungere quell'obiettivo che a questo punto non possiamo più nascondere di avere. Lo dice la classifica ma lo dice anche la serietà di un gruppo di professionisti che si è allenato in maniera esemplare pure durante la sosta: i frutti li abbiamo raccolti contro l'Atalanta, gara nella quale tutti hanno dimostrato di poter e di voler dare il loro apporto". Una dedizione alla causa che servirà anche contro la Fiorentina, autentica rivelazione del campionato nonché la squadra ad aver migliorato maggiormente il proprio ruolino di marcia rispetto all'anno scorso. "Merito della società che ha lavorato bene sia sul mercato sia nella scelta dell'allenatore. Non abbiamo bisogno di pensare alla loro forza: basta ricordarci i 5 gol che ci hanno inflitto in casa in Coppa Italia per capire che quella di domani sarà una partita complicatissima".
L'arma in più
Nonostante il ritorno in pompa magna di Osimhen, l'impressione è che gli azzurri in questa volata conclusiva del campionato abbiamo ancora bisogno di Mertens: anche e sopratuttto sul rettangolo verde. "Se non gioca è solo colpa mia: per l'impegno che ci mette in ogni allenamento meriterebbe un minutaggio diverso. Finora ha dato un bel contributo alla nostra causa ma penso che da qui alla fine possa fare ancora meglio". Infine parole - sempre ad effetto - sul ruolo che può avere il Maradona in ottica scudetto. "Finora siamo stati più una squadra da trasferta, ma uno stadio pieno è come un mantello che ti avvolge: può farti diventare un supereroe".