Napoli, 25 dicembre 2020 - Da pezzo pregiato della rosa a giocatore totalmente involuto: la parabola intrapresa da Fabian Ruiz è una di quelle che fanno male sia alla squadra sia alle finanze del club, che puntava tanto sull'ex Betis come possibile futura cessione record.
Nuovo modulo mal digerito
A remare dalla parte di questa tesi sono state le tante voci che nelle recenti sessioni di mercato hanno spinto lo spagnolo verso il ritorno di lusso in patria. Da Barcellona a Madrid: tutti sembravano pazzi di Fabian, a cominciare dal suo Napoli, che invece oggi sta dimostrando di dipendere poco da un giocatore a tratti irriconoscibile soprattutto nell'atteggiamento. Tuttavia, non si può scindere il nervosismo e la scarsa lucidità dell'ex Betis dalla rivoluzione tattica vissuta dagli azzurri negli ultimi mesi: Fabian è forse l'elemento che ha patito maggiormente il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1, alla faccia di chi pensava che questa sorte sarebbe toccata a Lorenzo Insigne. Se il capitano sta dimostrando di saper brillare a prescindere dal modulo, lo spagnolo è invece affogato nelle pieghe di una duttilità diventata di colpo un'arma a doppio taglio: forse navigare tra le linee non è proprio il suo forte, come si poteva ipotizzare in tempi recenti, come non lo è stazionare davanti alla difesa, sacrificando così quel suo tiro che tanto male aveva fatto alle difese italiane nella prima parte della sua esperienza all'ombra del Vesuvio. Peccato che l'avventura in azzurro di Fabian duri da appena due anni: a occhio e croce, a giudicare dalle tante 'ere' vissute dall'ex Betis, sembra invece trascorsa un'eternità.
L'exploit agli Europei
La buona notizia è che nulla è compromesso, specialmente agli occhi di quel Gennaro Gattuso che ha sempre espresso il suo veto alla cessione del classe '96, per il quale alcune squadre sarebbero state disposte a sborsare cifre vicine ai 50 milioni: questo almeno è ciò che afferma Aurelio De Laurentiis, ma la realtà, a prescindere da eventuali eccessi al rialzo del patron, comunque non dovrebbe essere molto lontana visto che si parla del miglior giocatore degli ultimi Europei Under-21. Anche in questo caso sembra trascorso un secolo da quell'estate che incoronò la stella di Fabian, eppure i ricordi sono freschi, così come la voglia del Napoli di recuperare il proprio jolly, il cui talento farebbe davvero comodo specialmente in periodi di appannamento come l'ultimo: perché in effetti non si può chiedere sempre e solo al povero Insigne di estrarre il cosiddetto coniglio dal cilindro.
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