Lunedì 23 Dicembre 2024
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
Calcio

Napoli, gelo tra De Laurentiis e Spalletti: le motivazioni

Dal dualismo Ospina-Meret alla paura del tecnico toscano di perdere altre colonne della rosa: aumentano le frizioni tra i due leader del mondo azzurro

Luciano Spalletti (Ansa)

Napoli, 19 giugno 2022 - Non solo i tifosi: lo spettatore numero uno delle prime mosse di mercato del Napoli è Luciano Spalletti, che assiste praticamente inerme a una situazione in continua evoluzione su più fronti.

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Ridimensionamento degli obiettivi

O forse, tanto per provare a leggere i pensieri del tecnico toscano, si potrebbe parlare di involuzione. Da qui il ridimensionamento, almeno a parole, degli obiettivi del prossimo futuro degli azzurri: non più lo scudetto adesso anelato da Aurelio De Laurentiis, bensì la permanenza in pianta stabile nelle zone della classifica che garantiscono il pass per la Champions League. Praticamente quella che era di fatto la reale ambizione dei partenopei un anno fa di questi tempi, quando l'entusiasmo dell'allora neo allenatore era senza freni. Così come senza freni era la fiducia riposta nel patron. Ne scaturiva un binomio praticamente simbiotico: almeno ai primi tempi, quelli nei quali De Laurentiis consuma sempre le migliori lune di miele con i propri dipendenti. Poi qualcosa spesso si incrina e pare stia succedendo anche ora, quando il malcontento di Spalletti cresce e si riflette in dichiarazioni pubbliche atte a smorzare gli entusiasmi, come appunto quella relativa all'obiettivo del futuro del Napoli, o addirittura a contestare velatamente il mercato. Un'altra frase - per la verità neanche tanto sibillina - è stata infatti intercettata nei giorni scorsi. L'argomento? Gli ormai scottanti pali del Maradona, che verosimilmente saranno difesi con costanza da Alex Meret ora che la sagoma di David Ospina si allontana sempre di più. Già, Ospina: il portiere bravo con i piedi di cui Spalletti aveva chiesto a gran voce la conferma.

Nodo portieri

Proprio questo dualismo è da ascrivere come la causa principale delle frizioni ai piani altissimi del Napoli. Da un lato c'è il partito pro Meret, il giovane estremo difensore pagato 27,5 milioni nel 2018 e da allora quasi mai titolare per vicissitudini fisiche e scelte tecniche. Dall'altro c'è la fazione che spinge (forse inutilmente) per la conferma di Ospina, il veterano che risponde alle esigenze tattiche dell'allenatore. De Laurentiis contro Spalletti: alla fine solo la linea di uno dei due la spunterà per quanto riguarda il portiere. E poi? Difficile sapere come evolverà il rapporto sempre meno diplomatico e aziendalista tra due personalità forti che potrebbero ancora entrare in conflitto per il mercato. Basti pensare al destino appeso a un filo di colonne della squadra del calibro di Dries Mertens e Kalidou Koulibaly.

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