Giovedì 21 Novembre 2024
GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
Calcio

Napoli, De Laurentiis: "Spalletti allenatore formidabile. Insigne? Se vorrà tornare... "

Il patron sul proprio allenatore: "Non si è ancora calato appieno nella città ma è un uomo serio"

Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Napoli, 9 maggio 2022 - Una conferenza stampa congiunta con il sindaco del capoluogo campano Gaetano Manfredi, omaggiato di una statuina in miniatura di Diego Armando Maradona, è stata l'occasione buona per Aurelio De Laurentiis per fare il punto della situazione in casa Napoli tra presente e soprattutto futuro.

Spalletti: l'uomo e il tecnico

 Si comincia da Luciano Spalletti, confermatissimo dal patron. "L'ho scelto perché è un signor allenatore e gli ho fatto un contratto di due anni più un altro con un'opzione a mio favore: è stato un grande protagonista di uno dei campionato più tirati degli ultimi anni che tra parentesi non è ancora finito e che dobbiamo onorare nelle restanti partite da giocare". E poi? "Finora non ha preso casa qui: lo farà magari nel giorno in cui, per parafrase una canzone, questa città gli sarà entrata nell'anima e non potrà farne più a meno. Io comunque per diversi mesi non ho rilasciato dichiarazioni in merito - continua De Laurentiis - perché avevo intenzione di conoscere il tecnico e l'uomo: adesso posso dire che il primo è formidabile e il secondo è serio, per cui non ho nulla da obiettare". Nulla, tranne la voglia in prospettiva di controllare più da vicino la propria creatura. "Dietro ai professionisti ci sono persone con le rispettive problematiche familiari: è il caso anche dello stesso Spalletti. Ho quindi capito di dovermi affacciare più spesso a Castel Volturno nell'arco della settimana per controllare un po' più da vicino certe situazioni". Il patron ci tiene però a fare una rettifica su quanto si dice troppo spesso sul suo conto. "Si parla di me come di un 'padre-padrone' ma in realtà a me piace soltanto avere il quadro chiaro dello stato di salute delle mie attività e dei miei dipendenti: l'allenatore poi è un dipendente di altissimo livello".

Insigne: addio o arrivederci?

Inevitabile poi un pensiero a Lorenzo Insigne, che domenica vivrà la sua ultima gara in azzurro al Maradona. "Per me non c'è alcuna differenza tra casa e trasferta: bisogna metterci sempre il massimo impegno a prescindere". Impegno che De Laurentiis chiede in un certo senso anche alla tifoseria proprio in vista dell'addio del capitano. "Chiunque ami il Napoli dovrebbe esserci contro il Genoa per salutare Insigne, che siamo pronti a riaccogliere a braccia aperte qualora non dovesse trovarsi bene in Canada". Infine un pensiero sul Napoli del futuro. "Me lo immagino tostissimo (il patron usa una parola più diretta, ndr): siamo pronti a essere competitivi su ogni fronte anche grazie a un mercato più aperto".

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