Napoli, 23 luglio 2022 - Stavolta è davvero finita: il riferimento è all'avventura al Napoli di Dries Mertens e il relatore è Aurelio De Laurentiis, che si è concesso una lunga chiacchierata ai microfoni di Radio Kiss Kiss nella quale, manco a dirlo, il mercato è stato il tema principale.
Koulibaly e Ospina
Prima ancora di affrontare il dolente tasto del belga, il patron analizza un altro addio di peso: quello di Kalidou Koulibaly. "L'ho lasciato andare per assecondare una sua richiesta, visto che mi ha confidato di sentirsi quasi a fine carriera. Gli ho però detto che la destinazione Barcellona era impossibile perché il club catalano non sta attraversando un buon momento sotto il profilo finanziario. Poi si è fatto avanti il Chelsea e a quel punto era impossibile dire di no". De Laurentiis si addentra nello specifico del lungo braccio di ferro in ottica rinnovo che ha preceduto la partenza del senegalese. "Ho insistito per un mese e mezzo affinché prolungasse la sua esperienza con noi: sul tavolo avevo messo un quinquennale da 6,5 milioni netti a stagione, per un totale di circa 60 milioni lordi. Niente da fare: voleva andare via - chiosa De Laurentiis - e quando la meta è un club così importante, che tra l'altro milita nel campionato più prestigioso del mondo, non c'è molto da fare". Discorso opposto per David Ospina, citato dal patron solo tra le righe nell'ambito di un discorso più ampio che tocca il senso di appartenenza richiesto ai giocatori. "Chi viene qui deve identificarsi con questa maglia: se poi vedi che a un certo punto certi elementi scompaiono e chiedono solo un aumento dello stipendio per poi finire in tornei semisconosciuti allora è lecito rimanerci male. Quando parlavo di 'vil moneta' mi riferivo proprio a queste situazioni, ma per il resto il Napoli è vivo e vegeto".
Mertens
Arriva poi il fatidico tasto (dolente) Mertens. "Non posso escludere nessuno da certi ragionamenti che faccio innanzitutto da tifoso di questa squadra: se spendo risorse per giocatori a fine carriera poi le tolgo a giovani promettenti. Dries avrebbe voluto un rinnovo annuale perché sa di avere una certa età: io gli avevo offerto 4 milioni lordi e lui ha rifiutato. A questo punto non possiamo che ringraziarlo per quello che ci ha dato in questi anni e salutarlo. Il Napoli ha già dimostrato in passato di saper sopravvivere a partenze illustri che poi hanno dato il via a cicli vincenti nel segno di giocatori che all'epoca erano sconosciuti: faccio i nomi proprio di Mertens e Koulibaly".
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