Napoli, 1 febbraio 2023 - Nella lunga cavalcata vincente del Napoli ad alternarsi sulla copertina sono un po' tutti i protagonisti: dai giocatori a Luciano Spalletti, il direttore di un'orchestra senza alcuna stonatura. Dietro le quinte, in un quasi insolito ruolo da comprimario, si staglia comunque la sagoma ingombrante di Aurelio De Laurentiis, che sta vivendo il momento più alto di popolarità della sua gestione.
Dalle stalle alle stelle
Bastava poco, verrebbe da dire pensando a tutte le contestazioni, anche fin troppo severe, piovute negli anni sulla testa di un presidente ambizioso ma al tempo stesso mai propenso a fare il passo più lungo della gamba. I fatti, se si escludono qualche annata deludente e degli acquisti flop nel rapporto qualità-prezzo, hanno quasi sempre dato ragione al patron, che ha raccolto le macerie del club partenopeo riportandolo agli splendori dei decenni precedenti ma con una differenza sostanziale: il Napoli non ha brillato grazie alla luce di un singolo protagonista, ma negli anni ha saputo imporsi con costanza sui palcoscenici nazionali e internazionali grazie al cosiddetto 'progetto'. Dietro questa parola spesso quasi abusata si cela la forza della gestione targata ADL: giocatori semisconosciuti scoperti grazie a uno scouting quasi senza eguali, investimenti mirati e cessioni messe a referto quasi sempre nei momenti giusti. Un'eccezione può essere rappresentata paradossalmente proprio dalla scorsa sessione di mercato estiva, quella in cui la società partenopea aveva lasciato andare diversi protagonisti a fronte di ricavi esigui o addirittura gratis per poi rimpiazzarli con giocatori dal pedigree poco altisonante.
Un modello da emulare
Quello che sembrava un autentico salto nel buio è invece diventato l'incipit di uno dei capitoli più belli della storia del club e questa volta anche i peggiori detrattori di De Laurentiis, quelli che lo contestano anche sulle sue preferenze più che legittime sulla pizza, sono costretti a fare più di un passo indietro per riconoscere i meriti di una gestione illuminata alla quale finora mancava solo la ciliegina sulla torta. Il traguardo sembra prossimo e per il patron, messo in ginocchio finora solo dalla pandemia e dalle sue conseguenze, si avvicina il momento di ricevere i meritati encomi da parte di tutti: dai sostenitori del Napoli, spesso i veri nemici di ADL, agli addetti ai lavori delle altre società, che per i prossimi anni hanno trovato un nuovo modello virtuoso al quale ispirarsi per sistemare in un colpo solo conti e squadra.
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