Napoli, 11 febbraio 2023 - Un testa-coda da non sottovalutare: è questo in sintesi il messaggio di Luciano Spalletti nella conferenza stampa di presentazione di Napoli-Cremonese, in programma domenica 12 febbraio alle 20:45.
Una ferita ancora aperta
Tra gli azzurri è ancora troppo fresco il ricordo della clamorosa sconfitta incassata, tra l'altro sempre al Maradona, dai grigiorossi nel recente confronto di Coppa Italia: un motivo in più per non sottovalutare una partita-trappola. "Abbiamo già constatato le loro qualità e domani non dovremo pensare ad altro che a una gara che sarà ancora più complicata di quella del girone di andata, quando in effetti molti gol arrivarono a tempo quasi scaduto. Si tratta di una squadra che non molla mai e che ha diversi registri di gioco: sanno gestire il pallone ma anche basarsi sui rilanci grazie alle sponde di Ciofani. Ci sarà bisogno del giusto atteggiamento da parte di tutti: anche dei tifosi". Per evitare brutte sorprese il Napoli dovrà bilanciare la sicurezza nei propri mezzi con la prudenza del caso: specialmente qualora l'eliminazione dalla Coppa Italia avesse lasciato delle scorie. "Ci siamo rimasti male anche per i tanti ragazzi che quella sera dovevano mettersi in mostra. Siamo ancora infastiditi da ciò - ammette Spalletti - e domani dovremo ricordare queste sensazioni per sfruttarle a nostro favore: magari migliorando nel recupero alto della sfera". Un aiuto agli azzurri potrebbe arrivare da un approccio positivo alla partita. "Contro Salernitana e Spezia abbiamo cominciato bene, ma dobbiamo imparare a mettere ancora prima le partite sui binari giusti per evitare che subentrino ansia e nervosismo".
Verso il futuro
La situazione rosea in campionto consente al Napoli di pensare già al futuro: un futuro che tutti nel capoluogo campano sperano sia ancora nel segno di Spalletti. "Il mio contratto è un minuscolo dettaglio all'interno di una grande occasione che abbiamo davanti: dobbiamo cercare di non crearci problemi né con riguardo a me né ai giocatori". Di certo non saranno alcune domande scomode ad appesantire l'umore del tecnico toscano, al momento più alto della carriera. "Ho la fortuna di allenare un gruppo serio, ma il calcio si nutre del presente e quindi bisogna pensare solo a ciò che abbiamo di fronte a breve termine". Gruppo che si sta dimostrando forte anche nelle cosiddette seconde linee. "Si parla tanto di Simeone e Raspadori, ma io cito anche Gaetano, che ha tutti i mezzi per diventare uno dei migliori centrocampisti in circolazione".
Leggi anche - Serie A, Empoli-Spezia 2-2