Napoli, 23 febbraio 2021 - La premessa è d'obbligo: il campionato ha da poco superato il giro di boa e tutto è ancora possibile a livello matematico. Il discorso vale anche per il Napoli, al momento distante appena 4 punti dalla zona Champions e per giunta con una partita in meno. Tuttavia, l'andamento incerto degli azzurri, unito alla folta concorrenza ai piani alti della classifica, impone delle riflessioni pessimistiche: che volto avranno i partenopei l'anno prossimo qualora non arrivasse il pass per la competizione continentale più prestigiosa?
Conti in rosso
In realtà, a prescindere da questo quesito, i conti nel club partenopeo non quadrano. Lo sa bene Aurelio De Laurentiis che, tra svalutazione della rosa, mancati incassi dal botteghino e tanti, troppi punti interrogativi sul futuro, è su già su tutte le furie e non solo per l'aspetto sportivo. Certo, quest'ultimo non aiuta: basti pensare che un'altra stagione senza ascoltare la musichetta della Champions comporterebbe circa 50 milioni in meno nelle casse. Poi ci sono anche le cause di forza maggiore. Una su tutte: il Covid, un mostro che sta mettendo in ginocchio il mondo del calcio tarpando le ali ai club sul mercato e ritoccando al ribasso molti contratti commerciali. Riguardo il primo tasto va detto che nel 2020 il Napoli ha rappresentato l'eccezione, investendo ben 120 milioni. Al contempo, al di là delle tanti voci di corridoio, nessun big è stato ceduto: è rimasto Koulibaly nonostante i 70 milioni offerti dal Paris Saint-Germain, così come non si è mosso dal capoluogo campano Fabian Ruiz, ambito in particolare dai club più facoltosi della sua Spagna. Gli esempi non sono casuali perché si tratta di due giocatori (specialmente l'ex Betis) che hanno fortemente deluso le aspettative e che, ad oggi, nessuna società sarebbe disposta a prelevare ai prezzi di un anno fa.
Chi partirà
Per entrambi il destino è comunque lontano da Napoli, così come per Hysaj e Maksimovic, che andranno via addirittura a parametro zero. Aria d'addio pure per il mai convincente Lobotka, pagato la bellezza di 20 milioni poco più di un anno fa: con tanto di raccomandazione di un certo Hamsik. L'impressione è che a queste partenze sicure se ne sommeranno altre per abbattere il monte ingaggi almeno del 40%: questo almeno è il sogno di un De Laurentiis che torna all'antico, svestendo i panni del patron tifoso-generoso per rimettere quelli del ragioniere. Perché i conti non quadrano e la situazione potrebbe addirittura peggiorare a fine stagione.
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