Napoli, 30 aprile 2023 - La cornice era quella perfetta per una festa attesa 33 anni, ma alla fine l'invitato ha dato buca nonostante le ottime notizie che erano arrivate dal Meazza, con l'Inter che all'ora di pranzo aveva battuto 3-1 la Lazio: Napoli-Salernitana termina 1-1 grazie alle reti di Mathias Olivera e Boulaye Dia e rimanda uno scudetto che comunque per gli azzurri resta vicinissimo. Non solo: per i partenopei c'è la possibilità concreta di vincerlo addirittura da spettatori mercoledì 3 maggio, giorno in cui scenderanno in campo Lazio e Juventus.
Il Napoli vince lo scudetto nella 33esima giornata se...
Niente panico e parola ai numeri e alle combinazioni tuttora in piedi: il tricolore resta davvero a un passo per gli azzurri e, mai come in questo caso, non si tratta di un modo di dire. Considerando la sola Lazio come rivale, alla capolista (oggi a quota 79 punti) manca un solo punto per la matematica, dato che i biancocelesti stazionano al secondo posto con 61 punti in carniere. Fuori dal discorso titolo la Juventus, che oggi non è andata oltre il pari a Bologna.
Curiosamente, nel prossimo turno i partenopei potrebbero festeggiare ancora prima di scendere in campo contro l'Udinese, in un match in programma giovedì 4 maggio alle 20.45 (e inizialmente in programma martedì 2 maggio alla stessa ora): la Lazio giocherà un giorno prima (mercoledì 3 maggio, alle 21 ) e qualora i biancocelesti non battessero tra le mura amiche il Sassuolo, il Napoli sarà campione praticamente dal divano.
Le dichiarazioni di Spalletti
Difficilmente, alla luce di questo scenario, dalle parti di Castel Volturno stavolta ci si lamenterà della mancanza della contemporaneità. Chissà che proprio lo slittamento di un giorno del derby non abbia appesantito di ansie una squadra apparsa a lungo troppo frenetica per avere la meglio su una Salernitana in estrema salute e caricata a pallettoni dai propri sostenitori in una vigilia lunga e tesa proprio a causa delle decisioni prese dal governo del pallone italiano. La passerella in un Maradona addobbato a festa (per ora) salta, ma chi non ne fa un dramma è un Luciano Spalletti comunque ottimista per il futuro. "Ai ragazzi dispiace tanto non aver dato questa gioia al nostro meraviglioso pubblico: anche per questa pressione che avvertiamo, gli ultimi punti da fare sono per noi piuttosto faticosi. Se poi incontriamo squadre organizzate e che si chiudono a riccio come la Salernitana, allora diventa ancora più complicato: il tutto senza contare l'ingenuità nostra sul loro gol". Il tecnico toscano individua poi anche un risvolto quasi piacevole al mancato scudetto festeggiato oggi. "A me stare lassù in classifica non dispiace: in un certo senso stiamo dilazionando maggiormente il piacere, perché per il resto non ho dubbi che faremo quei punti che ci mancano per la matematica. Se il Napoli dovesse vincere lo scudetto sarebbe una gioia per chiunque ami questo sport: ovviamente a maggior ragione per i nostri fantastici tifosi". Eppure, l'impressione generale è che agli azzurri manchi sempre qualcosa nelle cosiddette gare sporche: soprattutto a livello mentale. "In giornate come quella odierna effettivamente essere più concreti aiuterebbe, ma solo chi non fa non sbaglia. In questo momento non abbiamo la lucidità che avevamo in altre partite: potremmo sopperire con una corsa in più, un contrasto in più e con tutte quelle cose stimolate da un contesto ambientale del genere. Di solito i ragazzi non sbagliano mai sotto questo aspetto e anche per questo meriterebbero la ricompensa più preziosa, quella che comunque è ancora molto vicina: mi piace spendere una parola soprattutto per quei giocatori che fin qui sono scesi meno in campo e il cui apporto in allenamento è stato determinante per far crescere l'intera squadra".
Le dichiarazioni di Sousa
L'altra faccia del pomeriggio del Maradona è quella di Paulo Sousa, il mago che ha letteralmente rigenerato la Salernitana e lo ha fatto dando alla sua squadra diversi registri di gioco. "Dovevamo prendere delle decisioni. La prima è stata restare bassi all'inizio della partita, anche se non è una tattica che mi piace molto. La seconda fase è scattata dopo che abbiamo subito il gol: abbiamo scelto di impostare perché sapevamo che a lungo andare potevamo diventare pericolosi. Alla fine il nostro piano partita si è rivelato corretto: non è stato facile, perché di fronte avevamo una grandissima formazione che sa rendersi pericolosa con il gioco ma anche con i singoli". Quello dei granata è un pareggio dal peso specifico considerevole: si comincia dalla classifica e da una salvezza sempre più vicina e si arriva alle tensioni dei giorni scorsi dovute allo slittamento della partita per ragioni di ordine pubblico. "I ragazzi sono passionali: lo è anche Dia e lo si è visto dall'esultanza per il grandissimo gol che ha fatto. Abbiamo avuto poche occasioni e siamo stati bravi a sfruttarle". La mossa migliore di Sousa, quella che ha fatto scacco matto a Spalletti, è stata l'inserimento del tridente. "Abbiamo fatto fatica a mantenere la stessa intensità nell'arco della partita e non mi sono piaciute le tante palle perse in uscita. Dobbiamo ancora crescere e migliorare in particolare nella costruzione dal basso: la strada è lunga, ma questo risultato ci dà fiducia per il futuro, oltre alla certezza di aver imboccato la strada giusta".