Napoli, 25 maggio 2022 - Ogni squadra ha i propri punti di forza e, in generale, delle asimmetrie nel proprio schieramento che finiscono per creare delle aree del campo più temibili delle altre. Nel caso del Napoli negli ultimi anni la corsia mancina è stata fautrice delle principali fortune dei vari allenatori sbarcati all'ombra del Vesuvio: proprio quella attualmente oggetto di un pesante restyling.
La nuova catena sinistra
Ad aprire la rivoluzione era stato Khvicha Kvaratskhelia, l'erede designato di Lorenzo Insigne annunciato da Aurelio De Laurentiis ormai diverse settimane fa: un profilo sconosciuto ai più e forse anche per questo ancora più intrigante che segna il ritorno nel club partenopeo della vecchia filosofia di scouting protesa ai giovani talenti in erba. Certo, da qui ad affermare con certezza che il georgiano possa essere già pronto per ricoprire un ruolo di protagonista assoluto nello scacchiere tattico di Luciano Spalletti, tra l'altro in una stagione nella quale il Napoli non potrà concedersi il lusso di ricoprire il ruolo dell'outsider, ce ne passa. Valutazioni del genere verranno effettuate durante la preparazione estiva, quando la palla passerà proprio al tecnico toscano: prima si resta nel campo delle ipotesi, anche e soprattutto riguardo alle eventuali cessioni. Di certo invece c'è l'addio di Faouzi Ghoulam, a lungo il signore della fascia sinistra prima di essere devastato da una serie incredibile di infortuni che lo ha di fatto estromesso dal progetto azzurro ancor prima della fine naturale del contratto, fissata al termine di giugno. Se è vero che i rimpianti per l'algerino restano per ciò che poteva essere e non è stato sia sul campo sia sul mercato, è altrettanto vero che il Napoli ha giocato d'anticipo perfezionando nella giornata di ieri l'acquisto di Mathias Olivera, il nuovo jolly della corsia mancina.
Nel solco di Sarri
Insomma, nel capoluogo campano è proprio finita un'epoca: un'epoca nella quale la catena condotta da Ghoulam e Insigne aveva fatto le fortune di diversi allenatori. Su tutti Maurizio Sarri, il tecnico che a Castel Volturno ha tracciato un solco nel quale si sono poi inseriti tutti i suoi successori: c'è chi lo ha fatto in maniera esplicita e chi invece, più a parole che con i fatti, ha cercato di prendere le distanze dal passato. Un passato che è stato spesso ricorrente prima del colpo di spugna che si consumerà quest'estate: via tra gli altri Insigne e Ghoulam e dentro Kvaratskhelia e Olivera, chiamati a raccogliere un'eredità di tutto rispetto.Conference League, Roma-Feyenoord: probabili formazioni e dove vederla in tv