Napoli, 17 maggio 2022 - In casa Napoli torna il sereno: in campo, con 3 vittorie di fila a chiusura (parziale) del campionato e soprattutto fuori, con Aurelio De Laurentiis e Luciano Spalletti di nuovo in sintonia.
A caccia del nuovo capitano
Decisivo al riguardo è stato un summit tra i due nel quale il tema principale, manco a dirlo, è stato il mercato, con una particolare precedenza a quello interno. Insomma, archiviato (almeno al Maradona) un capitano bisogna farne un altro e per il tecnico toscano l'erede designato di Lorenzo Insigne non può che essere Kalidou Koulibaly. Una ovvietà, penserà qualcuno: certo, una ovvietà che però si scontra con il contratto del senegalese, in scadenza nel 2023 e soprattutto con una trattativa per il rinnovo che strada facendo si è complicata molto più del previsto. L'ultima cattiva notizia in tal senso è stata il rifiuto da parte dell'entourage del difensore di spalmare il pesantissimo ingaggio, il più alto di una rosa che nei prossimi mesi sarà ridimensionata sotto questo aspetto. Eppure, Spalletti un Napoli senza Koulibaly non riesce proprio a immaginarlo. E forse non solo lui, dato che si parla di una squadra che già perderà l'uomo più talentuoso e carismatico. Per fortuna - verrebbe da dire - che dal fronte Dries Mertens arrivano forti segnali di disgelo per merito di De Laurentiis, che nei piani di Spalletti dovrebbe fare lo stesso anche per David Ospina. Per i pali del futuro l'allenatore toscano vorrebbe puntare ancora sul colombiano, in scadenza a fine giugno e in realtà già finito pesantemente nell'orbita del Real Madrid di Carlo Ancelotti.
I nomi sul taccuino
Se queste sono le priorità, per Spalletti esistono anche delle linee guida secondarie ma altrettanto importanti. Una su tutte: il Napoli del futuro dovrà mantenere (se non accrescere) un tasso tecnico alto senza trascurare quella fisicità in particolare a centrocampo che spesso quest'anno è stata la vera lacuna degli azzurri. Il primo tassello da apporre sarà André Frank Zambo Anguissa, che a giugno sarà ufficialmente riscattato dal Fulham. Sul taccuino di Cristiano Giuntoli ci sono anche Nahitan Nandez e Antonin Barak: due profili che interessano proprio per il giusto mix tra qualità e quantità, oltre a garantire quella tempra comportamentale necessaria specialmente nelle cosiddette partite sporche. Poi ci sarà da risolvere la questione pali, visto che Alex Meret sembra uscito fuori dai radar dopo il pasticcio di Empoli: intanto però il Napoli può godersi la ritrovata armonia ai piani altissimi.
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