Napoli, 23 maggio 2022 - Una domenica quasi perfetta: in quel 'quasi' è racchiusa la vergogna degli scontri tra tifoserie che ha inevitabilmente posto in secondo piano la netta vittoria del Napoli sul campo dello Spezia e anche le indicazioni fornite da Luciano Spalletti al termine di una sfida che poco ha pesato sul bilancio del campionato delle due squadre.
La priorità
Poco, ma non nulla. Si comincia dai marcatori di giornata: Politano, Zielinski e Demme segnano e mandano un segnale in chiave futura dopo una stagione per tutti decisamente sottotono in termini di minutaggio, di prestazioni o di entrambi i fattori. Eppure, inutile nascondersi dietro un dito: nessuno di questo terzetto rientra nelle priorità di Spalletti, che ai microfoni del dopopartita si è affrettato a rimarcare l'incedibilità (secondo i propri parametri e desideri) di Koulibaly, l'unico nome scandito a chiare lettere in un contesto nel quale si prevedono (e si temono) altri addii di peso oltre a quello già conclamato di Insigne. Da preservare, per l'allenatore toscano, ci sono due ingredienti fondamentali nella rosa per ritentare l'assalto, stavolta con più programmazione e convinzione, allo scudetto: la qualità tecnica e la personalità. Due peculiarità che Koulibaly incarna alla perfezione: figurarsi poi con l'eventuale fascia di capitano attaccata al braccio. Uno scenario idilliaco che potrebbe essere guastato dal mercato, che da oggi in poi diventerà lo spauracchio peggiore per gli allenatori: per Spalletti un po' di più anche a causa di alcune situazioni contrattuali dai connotati piuttosto preoccupanti. Da Mertens a Ospina, passando per Fabian Ruiz e Meret prima di arrivare appunto a Koulibaly: nell'estate dell'addio di Insigne i nodi da sciogliere in casa Napoli sono tantissimi.
Miglior difesa, ma...
In attesa del futuro gli azzurri possono concedersi una soddisfatta rassegna sul campionato appena terminato. Un campionato ottimo che a tratti ha sfiorato la perfezione: specialmente in trasferta, dove i partenopei, che hanno chiuso a 79 punti (+2 rispetto a un anno fa), hanno ottenuto ben 13 successi. Di solito in Serie A la spunta chi ha la miglior difesa: verissimo nel caso del Milan, falsissimo in quello del Napoli, che ha incassato le stesse reti dei rossoneri (31) senza tuttavia riuscire a raggiungere il tanto agognato titolo. Perché? Nella risposta a questo quesito sono nascosti i motivi della delusione che serpeggia all'ombra del Vesuvio nonostante una stagione molto positiva dopo annate piuttosto anonime.