
Koulibaly insultato durante Inter-Napoli (Ansa)
Napoli, 8 gennaio 2019 - Il Napoli è pronto ad azioni clamorose in caso di nuovi cori razzisti. Le parole del ministro Salvini che dopo la vicenda di Koulibaly - preso di mira durante la partita a San Siro lo scorso 26 dicembre - si è detto contrario alla sospensione dei match, lasciano perplesso il club azzurro che conferma invece la linea dura voluta da Ancelotti e appoggiata da lontano dal presidente De Laurentiis, attualmente negli Stati Uniti. In caso dunque di offese dagli spalti, se l'arbitro non dovessere interrompere la partita, sarebbero gli stessi giocatori partenopei a lasciare il campo.
Ieri al Viminale, il governo ha incontrato la Figc e le organizzazioni dei tifosi. "Ci sono 6mila teppisti, li sradicheremo", è stata la promessa del ministro dell'Interno Salvini che però ha ribadito il suo 'no' allo stop delle gare. "È un tema molto scivoloso: rischiamo di mettere in mano a pochi il destino di tanti. Io preferisco prevenire e non lasciare potere di ricatto ad una frangia minoritaria".
Intanto il Napoli si prepara alla sfida di Coppa Italia di domenica contro il Sassuolo. Fuori Hamsik che sta lavorando a parte per il problema muscolare avvertito contro l'Inter. Dovrebbe tornare con il Milan. Se a Koulibaly ed Insigne non verrà tolta la giornata di squalifica, allora entrambi giocheranno in Coppa. Come Allan che è squalificato per la Lazio. Tra i pali dovrebbe esserci Ospina.
L'INTER NON FARA' RICORSO - Intanto l'Inter ha deciso che non farà ricorso contro la chiusura per due partite dello stadio di San Siro, per gli scontri prima della gara con il Napoli del 26 dicembre scorso. Il club nerazzurro ha chiesto però alla Figc e alla Lega Serie A di poter aprire il primo anello arancio del Meazza per la gara contro il Sassuolo ai bambini delle Scuole Calcio nerazzurre e a ragazzi e ragazze del CSI.