Napoli, 22 febbraio 2022 - Un punto guadagnato o due persi? Probabilmente all'indomani del pareggio rimediato all'ultimo respiro contro il Cagliari a Napoli a prevalere è la prima tesi, che tuttavia non basta a consolare una piazza che ha assistito all'ennesimo esame di maturità fallito dagli azzurri.
Ospina fa e disfa
Di certo di indubbio c'è l'uomo al quale dare la palma di migliore in campo: l'incornata di Osimhen ha permesso a Spalletti di mantenere l'imbattibilità nel 2022 e di guadagnare una lunghezza sull'Inter, che però ha ancora da giocarsi il jolly dell'ormai famigerata partita con il Bologna da recuperare. Due considerazioni non sufficienti a far sorridere al termine di un turno in cui tutto sembrava apparecchiato per il Napoli. Dalle frenate delle rivali, con le prime 6 della classifica tutte incapaci di trovare la vittoria, al calendario che aveva offerto l'assist di scendere in campo già sapendo i risultati delle altre e per giunta contro la terzultima forza del campionato: nulla di tutto ciò è stato sfruttato dai partenopei, che soffrono, creano poco e cadono per mano di Pereiro e con la gentile collaborazione di Ospina, forse alla prima vera 'papera' in azzurro. Poi lo stesso colombiano, che inconsciamente in un certo senso ha solidarizzato con Maignan e Handanovic, protagonisti a loro volta di una giornata da incubo, si è riscattato con parate all'altezza della sua fama che hanno respinto i tentativi del Cagliari in una partita che nel finale è stata parzialmente riaperta da un Osimhen che si conferma implacabile al cospetto delle squadre medio-piccole: adesso, calendario alla mano, il nigeriano dovrà finalmente dimostrare di essere altrettanto letale contro formazioni di ben altra caratura.
Un calendario da brividi
Ad aprire il tour de force del Napoli sarà la gara di ritorno con il Barcellona: passando al campionato seguiranno via via di fila Lazio, Milan, Verona, Udinese, Atalanta, Fiorentina e Roma. Insomma, il periodo a cavallo tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera per gli azzurri si prospetta rovente, ma forse non tutti i mali vengono per nuocere. Al di là del tabù personale di Osimhen, contro le big spesso la banda Spalletti si è esaltata con prestazioni di alto livello in entrambe le fasi che invece sono clamorosamente venute meno di fronte ad avversari più modesti. Basti pensare a quanto sia cambiato tutto nel giro di pochi giorni dal blaugrana del Barcellona al rossoblù del Cagliari: due picchi opposti, con in mezzo le alterne emozioni di un'intera piazza.
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