Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE SPORT

Napoli-Atalanta 2-0: Kvaratskhelia e Rrahmani rilanciano la corsa degli azzurri

Gli azzurri tornano al successo e allungano a +18 sull'Inter

Il Napoli vola verso lo scudetto

Il Napoli vola verso lo scudetto

Napoli, 11 marzo 2023 - Dopo il passo falso contro la Lazio, riprende la corsa del Napoli primo della classe, che batte con un secco 2-0 l’Atalanta al Maradona e allunga nuovamente a +18 sull’Inter, reduce dal ko di ieri contro lo Spezia. Gli uomini di Luciano Spalletti ancora una volta si sono resi protagonisti di una prova di forza contro una formazione in piena lotta per un posto in Champions League. Già nel primo tempo il Napoli ha provato a far capire le proprie intenzioni prendendo in mano il pallino il possesso palla e sfiorando il vantaggio con le occasioni più nitide capitate sui piedi di Matteo Politano, che al 41’ ha gettato alle ortiche un rigore in movimento. Con pazienza i partenopei hanno saputo aspettare il loro momento e nella ripresa hanno alzato i decibel del loro gioco, venendo premiati al 60’ dall’ennesima magia di Kvaratskhelia che, dopo aver disorientato la difesa atalantina con una serie di sterzate, ha trafitto Musso con una staffilata di destro. A mettere in ghiaccio tre punti preziosissimi ci ha poi pensato Rrahmani con un colpo di testa vincente al 76’, sugli sviluppi di un corner battuto dal neoentrato Elmas. Un raddoppio che ha permesso al Napoli di gestire il finale senza particolari patemi: unico imprevisto nell’ennesima serata pressoché perfetta degli azzurri è stato l’infortunio al polpaccio subito da Kim al 76’. Una tegola che potrebbe rivelarsi pesante in vista del ritorno degli ottavi di Champions contro l’Eintracht Francoforte, in programma mercoledì prossimo al Maradona.

Le scelte di Spalletti e Gasperini

Forfait dell’ultimo nelle file del Napoli di Spalletti, che schiera i suoi con il consueto 4-3-3: tra i pali della porta partenopea non c’è infatti Meret, messo ko nel riscaldamento da un dolore al polso. Al suo posto Gollini, al suo esordio da titolare in azzurro e protetto dal pacchetto difensivo composto da Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Olivera, che sostituisce lo squalificato Mario Rui. Mezzali Anguissa e Zielinski, con Lobotka a presidiare il centrocampo. Il tridente offensivo azzurro è invece formato da Politano - schierato, alla sua 250^ partita in A, al posto dell’infortunato Lozano -, Kvaratskhelia e ovviamente Osimhen. Gasperini risponde optando per un 3-4-2-1: in porta Musso, che ha davanti a sé i centrali difensivi Toloi, Djimsiti e Scalvini. Sulle corsie esterne agiscono invece Ruggeri e Maehle, con De Roon ed Ederson a presidiare la mediana. A Pasalic, infine, il compito di fare da collante tra il centrocampo e l’attacco, dove c’è il tandem formato da Hojlund e Zapata.

 

Primo tempo

Il Napoli prova subito a fare sul serio e, dopo appena cinque minuti, si rende pericoloso con un bello scambio tra Zielinski e Politano, il quale arriva al tiro e costringe Musso agli straordinari. La risposta atalantina è racchiusa nella conclusione tentata pochi istanti più tardi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, da Maehle che però calcia il pallone alto sulla traversa della porta partenopea. Dopo queste due fiammate iniziali, la gara prosegue poi incanalata tra i binari del sostanziale equilibrio e senza ulteriori sussulti, almeno fino al 27’ quando il Napoli crea un’altra ghiotta occasione: Di Lorenzo serve con un cambio di lato Kvaratskhelia, il quale in un sol colpo salta Maehle e Toloi ma al momento della conclusione, con lo specchio della porta nerazzurra chiuso, colpisce il corpo di Musso. Al 30’ i partenopei ci riprovano: Politano accelera sulla corsia di destra e viene steso da Scalvini che si prende il cartellino giallo: sugli sviluppi del conseguente calcio di punizione, Osimehn stacca di testa da buona posizione ma spedisce alto il pallone. Sul finire di tempo gli uomini di Spalletti alzano il volume del loro gioco, puntando su un fraseggio insistito alla ricerca della giusta imbucata e al 41’ sprecano la più nitida delle opportunità con Politano che, dopo un recupero di palla, dal centro dell’area si fa parare da Musso una sorta di rigore in movimento. Sul fronte nerazzurro, invece, Gasperini è costretto al 43' a ricorrere al cambio per sostituire Djimsiti - messo ko da un guaio di natura muscolare - con Demiral. Una sostituzione che fa di fatto calare il sipario sulla prima metà di gara, perché i 3’ di recupero decretati dall’arbitro Colombo sono avari di emozioni.

Secondo tempo

All’intervallo arriva la seconda sostituzione nelle file dell’Atalanta: Hojlund resta infatti negli spogliatoi e viene rimpiazzato da Muriel, il quale torna a far coppia nell’attacco nerazzurro con Zapata. A partire meglio è però il Napoli, che prende in mano il pallino del gioco con una fitta rete di passaggi e al 48’ si rende pericoloso con la rovesciata - un po’ debole e centrale - di Osimehn su cross di Politano. Al 53’ c’è spazio anche per qualche timida protesta del Napoliper una ribattuta di Emerson su conclusione di Zielinski (il tocco del brasiliano è però con il petto) e sugli sviluppi dell’azione Kavarskhelia calcia alto di destro. I partenopei insistono facendo la partita e al 58’ sfiorano di nuovo la rete con un colpo di testa che finisce di poco sul fondo. Gli sforzi azzurri vengono però premiati un minuto più tardi con il gol che sblocca la situazione: a seguito di un recupero palla sulla trequarti, Osimhen serve Kvaratskhelia che con una serie di sterzate nello stretto disorienta la difesa atalantina per poi trafiggere Musso con un potente destro che si infila sotto la traversa atalantina. Dopo l’1-0, Spalletti getta nella mischia forze fresche inserendo Ndombelé ed Elmas, mentre Gasperini risponde provando ad aumentare la pericolosità offensiva nerazzurra con gli innesti di Boga e Zappacosta. A 20’ dalla fine, l’Atalanta prova a rialzare la testa, facendosi rivedere dalle parti dell’area azzurra con la conclusione di Muriel, che costringe Gollini a rifugiarsi in corner, e il colpo di testa - troppo debole e centrale - di Zapata. A 15’ dalla fine, Spalletti è costretto a fare i conti con un imprevisto: un problema al polpaccio mette infatti fuorigioco Kim, sostituito da Juan Jesus. Gli azzurri però non si scompongono e di fatto sul ribaltamento di fronte trovano il 2-0: il neoentrato Elmas batte un calcio d’angolo perfetto e pesca Rrahmani che di testa insacca il raddoppio azzurro. Una colpo tremendo da digerire per l’Atalanta che nello spicchio di gara finale, con un sussulto d’orgoglio, prova ad alleggerire il passivo con una conclusione insidiosa di Ruggeri, parata non senza fatica da Gollini. Troppo poco, però, per rimettere in discussione l’ennesima e preziosissima vittoria del Napoli.