Napoli, 22 marzo 2022 - Certe partite valgono una stagione o forse anche qualcosa in più: è il caso di Dries Mertens, che a Bergamo probabilmente si giocherà una bella fetta del prosieguo della propria lunga e fortunata permanenza al Napoli.
Di nuovo titolare
Con le assenze forzate di Victor Osimhen (squalifica) e Andrea Petagna (infortunio) contro l'Atalanta il posto al centro dell'attacco andrà inevitabilmente al belga, di nuovo perno del reparto avanzato proprio come ai vecchi tempi. La differenza è che stavolta il posto per il miglior marcatore del club partenopeo non è garantito: né in campo né fuori. Nel primo caso a pesare sono le idee di Luciano Spalletti, col quale non sono mancate frizioni e scelte tecniche discutibili che a suo tempo hanno agitato non poco lo spogliatoio azzurro. Nel secondo a dettare legge è la scadenza del contratto che si avvicina inesorabilmente: a meno di novità a partire dall'alba di luglio le strade tra il Napoli e Mertens si divideranno. Anzi, per la verità questo scenario è ormai quasi una certezza, perché di trattenere il belga alle onerosissime condizioni economiche attuali Aurelio De Laurentiis non ne ha voglia: con o senza il pass per partecipare alla prossima Champions League. Insomma, a prescindere dall'esito del campionato e nonostante il piazzamento tra le prime 4 della classe si avvicini sempre di più, il patron porterà avanti il suo programma per snellire i costi del club, cominciando ovviamente ad alleggerire il monte ingaggi: chi avrà il piacere di restare all'ombra del Vesuvio dovrà farlo soltanto alle condizioni poste da ADL. Una lezione che Lorenzo Insigne ha imparato presto.
Un nuovo ruolo (in campo e fuori)
E Mertens? L'impressione è che il belga, a differenza del capitano, non sia disposto ad alzare così facilmente bandiera bianca e quindi a svestire la maglia azzurra senza aver prima provato a lottare fino all'ultimo per salvare il salvabile. Una chance enorme in tal senso, forse l'ultima, è rappresentata dalla trasferta di Bergamo, in programma dopo la sosta. Quel giorno toccherà a Mertens trascinare l'attacco del Napoli provando a tenere in vita due sogni: quello collettivo tricolore e il personale del belga, ossia concludere la carriera nel club dove si è imposto a livelli altissimi. Per strappare un nuovo contratto bisognerà innanzitutto convincere Spalletti, che già nella gara contro l'Udinese ha potuto toccare con mano l'importanza nello scacchiere azzurro del numero 14, forse meno bomber di un tempo ma sempre dall'altissimo peso specifico.
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