Napoli, 17 marzo 2022 - Il suo ritorno offre a Luciano Spalletti una soluzione in più per rinforzare una mediana apparsa spesso in balia degli avversari sotto il profilo fisico: il tutto con il sogno scudetto sempre più nel mirino e al centro della chiacchierata ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Il protagonista? André Frank Zambo Anguissa, che in questi mesi si giocherà anche il riscatto del proprio cartellino e di conseguenza la permanenza all'ombra del Vesuvio.
"Una gara per volta"
Prima delle note liete, il camerunese torna sulla sconfitta contro il Milan: un tonfo brutto e pesante ma forse quasi propedeutico al seguente successo di Verona. "Perdere quella partita è stato un passo falso importante. Abbiamo però reagito in maniera decisiva al Bentegodi: adesso mancano solo 9 partite e abbiamo quindi il dovere di dare il massimo. Allo stesso tempo - continua Anguissa - sarebbe meglio pensare a una gara per volta senza farci prendere dall'ansia per il traguardo finale".
Seguendo il consiglio del centrocampista il focus del Napoli deve andare dritto sull'Udinese. "Affronteremo una squadra molto tecnica ma soprattutto fisica: sarà complicato nonostante giocheremo in casa perché dovremo essere bravi a vincere tanti duelli uomo su uomo". Un'arma importante il Napoli ce l'ha e risponde al nome di Victor Osimhen. "Ci sono tanti aggettivi per definirlo: è audace, forte, sorprendente e imbattibile, oltre ovviamente a disporre di un'indole da combattente". Ruoli diversi ma per entrambi l'esperienza in Italia è alle prime battute. "Sono felicissimo di giocare qui: è un campionato molto interessante che richiede tanto specialmente sotto il profilo atletico". Se l'adattamento di Anguissa procede nel migliore dei modi molti meriti vanno anche a Spalletti. "E' un allenatore che ascolta molto i giocatori: è un aspetto che mi piace tanto perché penso che la comunicazione sia fondamentale in questo lavoro".
No al razzismo
Non solo argomenti piacevoli da trattare: mai come negli ultimi giorni in Serie A tiene banco la questione razzismo, una piaga evidentemente difficile da estirpare. "Io personalmente non presto attenzione a questi episodi. Questo però non è un rimedio: l'unica soluzione è prendere una decisione ai piani alti del mondo del calcio: chi detiene il potere deve fare in modo che le leggi esistenti vengano applicate". In chiusura, tanto per restare in tema, un accenno a un Napoli tanto variegato quanto unito da un solo obiettivo. "Siamo uno spogliatoio multietnico che insegue lo stesso sogno".
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