Torino, 25 novembre 2020 - L'uomo della Champions per la Juventus in questo momento risponde, più che al nome di Cristiano Ronaldo, a quello di Alvaro Morata. Con il suo colpo di testa in pieno recupero, lo spagnolo ha regalato ai suoi non solo i tre punti contro un Ferencvaros agguerritissimo, ma soprattutto il pass per gli ottavi di finale con due giornate d'anticipo. Il che significa che il primo obiettivo stagionale è già centrato per la Vecchia Signora. Molto del merito va proprio al 9 bianconero, autore finora di cinque reti nella massima competizione europea edizione 2020/21: solo Erling Haaland sta facendo meglio di lui con un gol in più. Un ruolino di marcia strepitoso quello del giocatore di proprietà dell'Atletico Madrid, che ha già eguagliato il proprio record di marcature in una singola annata di Champions League (nel 2014/15, in 12 presenze).
La crescita di Morata
"Il gol è importantissimo per noi perché la Champions è così: se sei in una giornata un po' storta, rischi di perdere contro chiunque - il pensiero dell'attaccante classe '92 al termine della sfida con il Ferencvaros - Siamo contenti, adesso bisogna rimettere la testa alla Serie A. Siamo in un buon momento, ma abbiamo ancora tanta strada da fare". Strada che ha riportato a Torino un Morata decisamente più maturo rispetto alla prima versione vista in bianconero. "Sono un giocatore più completo. Sicuramente quando avevo 22-23 anni pensavo solo al momento in cui avevo la palla fra i piedi o quando mi poteva arrivare. Adesso mi sento più coinvolto nel gioco. Sono molto contento di essere qua".
"Uno degli attaccanti più forti"
E la Vecchia Signora è altrettanto contenta di essersi ripresa Morata, che in questo avvio di stagione, fra Juve e Nazionale spagnola, ha partecipato per ben 11 volte in maniera decisiva a un'azione che ha portato a un gol (otto reti e tre assist). "Ho avuto un'altra chance che è andata sul palo, però alla fine il calcio è così. In occasione del colpo di testa penso di essere stato fortunato, ma nessuno si ricorderà di come è arrivato, ma solo che ho segnato". Il rendimento di Re Mida Morata, che ogni pallone che tocca trasforma in oro, non può passare inosservato agli occhi di Andrea Pirlo, per il quale è diventato ormai irrinunciabile. "Il segreto? Non c'è. Lui è forte, aveva solo bisogno di continuità e di fiducia. Se sta bene mentalmente è uno degli attaccanti più forti in circolazione e risulta fondamentale per qualsiasi squadra”.