Milano, 24 dicembre 2021 - Quello che sta per andare in archivio è un anno indimenticabile per la Nazionale di Roberto Mancini, coinciso con l'Europeo vinto, oltre che con il record di imbattibilità per una selezione azzurra (37 partite). "Abbiamo fatto una cosa straordinaria, abbiamo reso felici milioni di persone: è la cosa più bella, di cui andiamo orgogliosi tutti - sottolinea il commissario tecnico in un'intervista a Sky Sport - Però l'Europeo è alle spalle, ora bisogna pensare ad altro". Già, perché il 2021 si è chiuso con la delusione per la mancata qualificazione diretta al Mondiale e con Bonucci e compagni costretti ai playoff per non mancare per la seconda volta consecutiva l'appuntamento con la rassegna iridata.
"Il rammarico c'è, ma questo è il calcio, è lo sport. A volte meriti di vincere e non vinci, avremmo meritato di chiudere il girone molto prima. Ci siamo un po' lasciati andare e ora dobbiamo rimboccarci le maniche e fare un grande lavoro nelle due partite - il commento di Mancini - Ma io resto ottimista, così come sapevo che il nostro gruppo con la Svizzera sarebbe stato difficile. Pensavo di passare, ma sapevo sarebbe stato difficile. La gara di Basilea è stata dominata ma questo è il calcio, fortunatamente abbiamo ancora questa possibilità e dobbiamo fare il possibile per andare in Qatar".
Per cercare il pass per il Mondiale, l'allenatore jesino potrebbe affidarsi a volti nuovi, specie in attacco dove si fa da ormai qualche settimana il nome di Joao Pedro. "Questo dipende anche dal momento del campionato. Ci può essere chi è più in forma di un altro. La cosa più importante sarà averli tutti sani. Ci sono tanti giocatori che sono ancora in una fase di miglioramento e possono arrivare più forti. La nostra squadra può dare ancora tanto. Joao Pedro? Gioca in Italia da tanti anni, sappiamo tutti che ha qualità tecniche elevate".
Leggi anche: Juve, gennaio e febbraio saranno decisivi