Milano, 28 novembre 2021 – Uno straordinario Sassuolo sbanca San Siro in rimonta battendo 1-3 il Milan, al secondo ko in campionato consecutivo dopo quello con la Fiorentina di una settimana fa. Un successo più che meritato per gli uomini di Dionisi che hanno saputo reagire al veemente avvio dei rossoneri, capaci a più riprese di sfiorare il gol prima di centrarlo al 21’ con il colpo di testa di Romagnoli. Il, vantaggio milanista è durato però un fazzoletto di pochi minuti perché tra il 24’ e il 33’ gli emiliani hanno completamente ribaltato la situazione, pareggiando prima i conti con la perla dalla distanza di Scamacca e poi piazzando il colpo del sorpasso con l’autorete di Kjaer su tiro dello stesso attaccante neroverde. Un vantaggio che ha fatto sciogliere le briglie al Sassuolo che ha chiuso il primo tempo in crescendo e nella ripresa ha giocato con grande personalità, dominando sul piano del gioco con le ripartenze innescate da Henrique e Frattesi – dominanti sulle corsie di centrocampo – e calando il definitivo tris con Berardi su assist proprio del brasiliano. Dall’altra parte giornata da dimenticare per il Milan - rimasto anche in dieci nel finale per l’espulsione di Romagnoli -, apparso un po’ a corto di energie dopo le fatiche di Champions e mai in grado di reagire ai colpi sferrati dal Sassuolo nonostante la girandola di cambi effettuata da Pioli. Un ko senza appello e che rischia, qualora questa sera il Napoli vincesse o pareggiasse, di far perdere la testa della classifica ai rossoneri, ora soltanto a +1 dall’Inter.
Le scelte degli allenatori
Nel Milan di Pioli – schierato con il 4-2-3-1 sono ben sei i cambi di formazione rispetto al match di Champions vinto contro l’Atletico: la sorpresa è senza dubbio il rientro a tempo di record tra i pali di Maignan. In difesa dentro Florenzi e Romagnoli al posto degli infortunati Calabria e Tomori. In mediana Bakayoko e Bennacer danno fiato a Kessié e Tonali mentre davanti c’è Ibrahimovic supportato da Saelemaekers, Diaz e Leao. 4-3-3 per il Sassuolo di Dionisi costretto a fare i conti con le assenze di Boga e Djuricic. Tra i neroverdi rientra però Frattesi – per il quale è stato vinto il ricorso contro la squalifica per espressioni blasfeme – titolare in mezzo al campo con Maxime Lopez. Davanti invece il tridente composto da Raspadori, Scamacca e Berardi.
Primo tempo
Il Milan parte in quarta grazie a un buon fraseggio e a continui cambi di fronte: in meno di 7’ i rossoneri sfiorano per quattro volte il gol: due volte con Ibra – colto in entrambi i casi in fuorigioco di poco – e poi Bakayoko e Bennacer. I rossoneri pressano alti e cercano la profondità sui recuperi approfittando anche di una linea difensiva neroverde molto alta. Il Sassuolo aspetta e prova ad alzare la testa con un paio di ripartenze potenzialmente pericolose ma è sempre il Milan a fare la partita nella metà campo emiliana. Il vantaggio rossonero è insomma nell’aria e infatti la situazione si sblocca al 21’: sugli sviluppi di un corner battuto dal tandem Diaz-Hernandez, Alessio Romagnoli si inserisce alla perfezione e con un perfetto colpo di testa trafigge Consigli sul primo palo. Il vantaggio rossonero dura però soltanto 2’ perché al 23’ il Sassuolo approfitta di un errore in disimpegno di Bakayoko e trova l’1-1 con un eurogol di Scamacca che dal limite infila la palla sotto la traversa della porta difesa da un incolpevole Maignan. Il pareggio galvanizza gli emiliani che continuano a spingere e al 33’ vedono i loro sforzi premiati passando in vantaggio ancora una volta grazie allo scatenato Scamacca che approfitta di un batti e ribatti nell’area milanista e scaglia un tiro potente e deviato nella propria porta da Kjaer. Una doccia gelata per il Milan che al 36’ rischiano di subire anche il terzo gol, evitato soltanto dal grande intervento di Maignan sul tiro scoccato dal centro dell’area da Raspadori che poi al 44’ va ancora vicino al gol con un colpo di testa che finisce di poco sul fondo. Troppo timida, dall’altra parte, la reazione di un Milan che appare alle corde sul finale di tempo e rientra negli spogliatoi sotto 1-2.
Secondo tempo
Dopo l’intervallo Pioli cerca di mischiare le carte gettando nella mischia l’eroe del Wanda Metropolitano Messias e Kessié al posto di un Brahim Diaz poco brillante e di un Bakayko in giornata no. Il brasiliano si posiziona sulla sinistra facendo scalare Leao al centro. L’avvio di ripresa del Milan è con il piglio giusto: i rossoneri ricominciano infatti a spingere con convinzione e al 55’ sfiorano il raddoppio con Leao che, al culmine di un contropiede bruciante, non trova per un soffio lo specchio della porta avversaria con un tiro a giro. Il Sassuolo non si fa comunque spaventare, riuscendo spesso a uscire da situazioni complicate con l’ottimo palleggio di Frattesi e Henrique – dominanti a centrocampo – e al 66’ trova addirittura il tris con Berardi che riceve l’ottimo pallone recuperato da Henrique e, dopo aver ubriacato Romagnoli con una finta, trafigge Maignan sotto le gambe. La reazione rossonera è pronta e porta Kjaer, su cross di Messias, a un passo dal gol di testa al 68’, ma Pioli è insoddisfatto e prova il tutto per tutto inserendo Pellegri al posto di Florenzi. E’ Messias a provare dare la scossa al Milan, al 74’, costringendo Consigli, con una conclusione da ottima posizione, a rifugiarsi in corner. Troppo poco per cambiare le cose: due minuti più tardi piove anzi sul bagnato per i rossoneri che rimangono in dieci uomini per l’espulsione di Romagnoli che al limite dell’area stende il neoentrato Defrel lanciato in contropiede. Sotto di due reti e con l’uomo in meno, a 10’ dalla fine entra anche Kalulu e la trazione rossonera diventa sempre più offensiva; neppure il forcing finale degli uomini di Pioli porta però i frutti sperati neppure nel recupero e così il Sassuolo al triplice fischio di Manganiello può esultare per questo pesante successo.