Torino, 8 maggio 2021 – A pochi giorni dal netto successo dello Juventus Stadium, il Milan centra un'altra importantissima vittoria in terra torinese annichilendo con un perentorio 7-0 (i rossoneri non segnavano sette reti nello stesso match dal ’96) il Torino e compiendo un altro, fondamentale passo verso la conquista di un posto in Champions League, che ora è distante solo tre punti. Quello dei rossoneri è stato un vero e proprio assolo: i rossoneri sono infatti partiti a razzo siglando un doppio vantaggio grazie alla staffilata al 12’ di Theo Hernandez e al rigore di un sontuoso Kessie al 26’ e poi hanno sciolto le briglie scatenandosi in un secondo tempo da incorniciare, nel quale sono arrivati il gol di Diaz al 50’, il secondo sigillo di Hernandez e addirittura la tripletta di Rebic che hanno mandato al tappeto un Toro capace nell’arco dei 90’ di rendersi concretamente pericoloso soltanto al 38’ con Bremer.
Primo tempo
La sorpresa nel 3-5-2 di Davide Nicola, che lancia dal 1’ l’ex rossonero Rodriguez, è in attacco dove il “Gallo” Belotti viene inizialmente lasciato in panchina per far spazio a Bonazzoli che fa coppia con Zaza. Nessuna novità nell’undici di Pioli che punta sul collaudatissimo 4-2-3-1 confermando sulla trequarti Brahim Diaz per far reparto con Calhanoglu e Castillejo e supportare l’unica punta Rebic. Partenza intraprendente dei rossoneri che prendono subito in mano il pallino del gioco e già al 6’ sfiorano il vantaggio con un fortuito rimpallo in area tra Lyanco e Bremer, il quale per un soffio non beffa Sirigu. L’appuntamento con il gol per i rossoneri – che al 12’ sussultano per un contatto a centrocampo tra Zaza e Kjaer che rimane a lungo a terra dolorante – è però soltanto rimandato: gli uomini di Pioli sono infatti bravi ad attendere il momento giusto per colpire. Occasione che si presenta al 19’, quando, sugli sviluppi di un’azione insistita, Theo Hernandez pesca il jolly con un irresistibile sinistro dal limite che si infila nell’angolo alla sinistra di Sirigu. Il gol è una doccia fredda per il Torino che 2’ più tardi rischia addirittura di subire il 2-0: Castillejo si avventa infatti sulla respinta di Sirigu dopo il colpo di testa di Kessie e a porta praticamente sguarnita colpisce il palo. Lo spagnolo e l’ivoriano si fanno però perdonare al 24° quando Lyanco stende in piena area l’ex Villareal procurando un rigore che Kessie non fallisce spiazzando nettamente Sirigu e griffando il raddoppio milanista. La risposta dei granata – a dire il vero un po’ velleitaria – arriva al 30’ con il tiro dal limite di Bonazzoli che però spara il pallone ampiamente oltre la traversa della porta di Donnarumma. L’attaccante granata ci riprova anche al 34’ con un colpo di testa che finisce sul fondo ed è inoltre reso vano dalla sua iniziale posizione in fuorigioco. Troppo poco per impensierire i rossoneri che al 36° trovano il tris con Calabria che però, quando viene pescato dalla verticalizzazione di Rebic, è in posizione di millimetrico offside. Prima dell’intervallo c’è però spazio anche per la prima, chiara occasione da rete di marca granata: al 38°, infatti, Calhanoglu in piena area milanista serve involontariamente Zaza, il quale scarica su Bremer che dall’altezza del dischetto colpisce a botta sicura ma trova la pronta risposta di Donnarumma che salva il 2-0 rossonero di fine primo tempo.
Secondo tempo
Dopo l’intervallo Pioli è costretto a gettare nella mischia l’ex granata Meite al posto di Bennacer, rientrato negli spogliatoi lievemente acciaccato, ma il copione in campo non cambia: è infatti sempre il Milan a dettare i ritmi partita e a trovare addirittura il colpo del 3-0 5’ dopo l’inizio della ripresa: tutto nasce dall’ennesimo recupero al limite dell’area di Kessie che poi pesca l’inserimento a rimorchio di Diaz, il quale dal dischetto piazza il pallone nell’angolino. Trovato il tris, i rossoneri giocano sempre più sul velluto e al 52° sempre Kessie non trova per un soffio la doppietta personale, colpendo male il pallone a due passi da Sirigu su imbeccata di Rebic. Nicola, messo con le spalle al muro, tenta un triplo cambio togliendo Rodriguez, Linetty e un Baselli molto contrariato per inserire Ansaldi, Rincon e Verdi, ma la difesa granata continua traballare pericolosamente e rischia di capitolare prima sulla spizzata di Diaz che al 57° colpisce la traversa e poi sul diagonale di Calhanoglu che si spegne di poco sul fondo. Il Torino nulla può, però, al 61° quando in transizione Rebic lancia Theo Hernandez che cala il poker e trova la sua doppietta beffando Sirigu con un morbido pallonetto. Con un Toro completamente alle corde, il croato riesce poi a togliersi anch’egli una tripla soddisfazione vestendo i panni del realizzatore al 67’, al 72’ e al 79’, con una tripletta che gli vale la soddisfazione della standing ovation da parte dei compagni al momento della sostituzione e che fa soprattutto calare definitivamente il sipario su un match dominato in lungo e in largo dai rossoneri.
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