Milano, 13 febbraio 2022 – Basta un gol di Leao al 8’ su assist al bacio di Maignan (9^ rete stagionale per il portoghese che ha così festeggiato nel migliore dei modi la centesima presenza in rossonero) al Milan per superare la Sampdoria nel "lunch match" della 25^ giornata di Serie A, ma soprattutto per passare a pieni voti un esame di maturità che vale il primato dei rossoneri in solitaria, in attesa ovviamente del recupero del match tra il Bologna e l’Inter che ora è a -1 dagli uomini di Pioli. Un successo che arriva al culmine di una settimana perfetta per Il Milan, reduce dal successo nel derby e dal poker rifilato alla Lazio in Coppa Italia, e che maturato con un 1-0 che sta certamente molto stretto agli uomini di Pioli che, eccezion fatta per un quarto d’ora di leggero calo a inizio ripresa, hanno concesso pochissimo alla Samp, creando al contrario un’importante mole di palle gol, in particolar modo nel secondo tempo quando Falcone si è a più riprese superato (da copertina la sua parata sulla semirovesciata di Giroud al 60’) per evitare di raccogliere di nuovo il pallone in fondo al sacco.
Serie A: risultati e classifica
Le scelte di Pioli e Giampaolo
Nel pacchetto difensivo del 4-2-3-1 rossonero, davanti a Maignan, ci sono Calabria, Tomori, Romagnoli e Florenzi sulla sinistra a sostituire lo squalificato Theo Hernandez. Tonali e Bennacer a comporre la coppia in mediana e il trio composto da Messias, Brahim Diaz e Leao a supporto della punta Giroud. 3-5-1-1, invece, per l’ex rossonero Giampaolo che tra i pali schiera Falcone con il trio formato da Bereszynski, Colley, Magnani in difesa. Le fasce sono di competenza dell’ex rossonero Conti e di Murru, mentre al centro del campo agiscono Candreva, Rincón e Thorsby. Sulle trequarti, invece, l’ex Inter Sensi nel ruolo di rifinitore alle spalle di Caputo.
Primo tempo
Impiegano poco più di 7’ i rossoneri a rompere l’equilibrio iniziale con uno strepitoso lancio di 60 metri di Maignan che pesca con il contagiri Leao, il quale brucia in velocità Bereszynski, si accentra leggermente e con un destro potente trafigge Falcone per l’1-0 rossonero. Tutto si mette subito in discesa per i rossoneri che giostrano il pallone cercando con insistenza la catena di sinistra e la giusta imbucata che fatica ad arrivare. Dall’altra parte la Samp prova a resistere alzando il baricentro e cercando la qualità di Sensi sulla trequarti, ma non riesce a creare pericoli reali dalle parti di Maignan. Con il passare dei minuti il ritmo della partita si abbassa e viene spezzettato dai tanti fischi di Chiffi che estrae il giallo per ammonire Diaz e Romagnoli da una parte e Rincon dall’altra. Per rivedere una chiara occasione da gol bisogna quindi attendere il 44’ quando Messias, di controbalzo su un’azione insistita, costringe Falcone alla poderosa parata di istinto per evitare il 2-0 del Milan che deve così accontentarsi dell’1-0 a fine primo tempo.
La ripresa
La partita riprende a tinte rossonere, con Messias che dopo appena un 1’ dall’inizio della ripresa, su imbucata di Tonali, sfiora il raddoppio non trovando la porta avversaria per un soffio con un sinistro a giro. A dir poco pericolosa, pochi istanti più tardi, anche l’irresistibile sgroppata sulla sinistra di Leao che però perde lucidità proprio al momento della conclusione. La Samp sembra concedere insomma molti spazi al Milan, ma al 50’ prova comunque a farsi rivedere dalle parti di Maignan con una bella iniziativa personale di Candreva che costringe il portiere francese alla parata in due tempi per fermare un tiro insidioso. Al 56’ Pioli risponde ai tre cambi di Giampaolo – che getta nella mischia Augello, Murru e Vieira – rivoluzionando un po’ a sorpresa la trequarti con gli inserimenti di un Kessie molto fischiato dal pubblico di San Siro (“Chi ama il Milan lo dimostri coi fatti, cordiali saluti agli insoddisfatti" recita uno striscione della curva milanista presumibilmente indirizzato proprio all'ivoriano) e di Saelemaekers e Rebic che dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo avvia l’azione che Giroud prova a chiudere con una semirovesciata molto potente e abbastanza precisa; a impedire l’eurogol del francese ci pensa però Falcone con l’ennesima grande parata della sua giornata. L’estremo difensore blucerchiato si ripete anche pochi minuti più tardi, al 69’, quando strozza nuovamente in gola l’urlo dell’attaccante rossonero alzando sopra la traversa un suo preciso colpo di testa. Giampaolo prova allora a giocarsi la carta Quagliarella a 18’ dalla fine ma il Milan con recuperi di palla e gioco in campo aperto tiene saldamente tra i piedi il pallino del gioco e nel finale si divora ancora il 2-0 con le occasioni capitate sui piedi di Rebic e Tonali. Raddoppio che non arriva a differenza dei tre punti pesantissimi che al triplice fischio di Chiffi riconsegnano il primato, almeno temporaneo, agli uomini di Pioli.
Leggi anche - Napoli-Inter 1-1, Dzeko risponde a Insigne