Milano, 19 luglio 2018 - Fiato sospeso. Questa mattina alle 9.30 il Milan sarà in udienza al Tas, auspicando che nel pomeriggio il Tribunale Arbitrale Sportivo di Losanna modifichi la sentenza del 27 giugno scorso, con cui la Camera Giudicante della Uefa aveva bandito il club dalla prossima edizione dell’Europa League. Il Tas può percorrere due strade: può assolvere i rossoneri - consentendo così al Milan di partecipare alle coppe -, oppure confermare la prima sentenza, lasciando la Fiorentina ai preliminari di Europa League e l’Atalanta ai gironi . Nel primo caso il Milan sarebbe immediatamente rimandato alla Camera Investigativa della Uefa - che per due volte ha negato il Settlement Agreement - per le violazioni commesse sul Fair Play Finanziario per le stagioni 2014/17, e sarebbe poi colpito da una sanzione amministrativa, da limitazioni nella Lista Uefa e dal rientro nei paletti del pareggio del bilancio - pene evitate finora con l’esclusione dalle coppe -; nel secondo, invece, il club tornerebbe sotto indagine solo tra un anno e, in virtù del passaggio di proprietà con Elliott, potrebbe chiedere nuovamente il Voluntary Agreement, negato il 25 dicembre scorso al Milan di Yonghong Li, per il triennio corrente.
ELLIOTT IN CAMPO. Al fianco di Marco Fassone, forse all’ultimo atto da amministratore delegato prima dell’assemblea dei soci di sabato mattina, ci sarà Frank Tuil, manager di Elliott e prossimo membro del Cda (si gioca la carica di ad con Umberto Gandini e Ivan Gazidis), che farà una dichiarazione a favore del nuovo Milan per garantire la continuità aziendale. La strategia della task force legale, composta Roberto Cappelli, Andrea Aiello dallo svizzero Antonio Rigozzi, punterà nuovamente sulla disparità subita rispetto ad altri club in passato (alla Uefa il Milan aveva chiesto invano l’accesso ai dossier di Psg, Manchester City e Inter), ma anche sull’avvento della nuova proprietà, ben più solida di quella di Li, e sulla sparizione dei debiti, tramutati in equity da Elliott.
CESSIONI ILLUSTRI. Dal verdetto dipenderà molto del futuro a breve termine del Milan. Innanzitutto per il mercato: il bando dalle coppe porterebbe una contrazione di almeno 20 milioni di euro nei ricavi sul prossimo bilancio (quindi meno capacità di spesa) e minerebbe nuovamente la fiducia dei giocatori verso il progetto. A quel punto Bonucci potrebbe accettare la corte del Paris Saint Germain: lunedì i francesi offriranno circa 33 milioni di euro per il capitano rossonero, che prima però vorrebbe capire come sarà ristrutturato il club e i progetti della nuova dirigenza. Paolo Scaroni sarà presidente, Leonardo resta favorito come dg, per la panchina Gattuso è confermato ma salgono le quotazioni di Conte o Wenger come eventuale sostituito, qualora la stagione dovesse prendere una brutta piega.