Milano, 26 ottobre 2018 - Patrick Cutrone reclama il suo spazio: il gol contro il Betis è stato inutile per quello che riguarda il risultato ma forse ha dato un segnale inequivocabile che l'attaccante classe 1998 merita di giocare di più In stagione non ha giocato ancora alcuna partita da titolare con il Milan, eppure continua a fare gol quando viene chiamato in causa. Pochissimi i minuti in cui è stato utilizzato in questa stagione: in Europa League 82 minuti in due partite, con 3 gol all'attivo. In Serie A invece i minuti sono 85 ma distribuiti su un campionato finora di 9 giornate in cui è stato assente solamente due volte per infortunio.
Di gol ne ha trovato solo uno in Serie A, anche se pesantissimo nel faccia a faccia contro la Roma, in una partita in cui ha avuto a disposizione solamente 7 minuti di gioco. E proprio questi segmentini di partita sono stati la cosa più ricorrente della stagione fin qui di Cutrone: poche manciate di minuti, poche occasioni, eppure ci sono 3 gol all'attivo.
Cutrone è uno che la porta la vede, a prescindere dal compagno di reparto. Con Higuain o senza, lui la palla la butta dentro e a questo punto converrebbe sperimentare una possibile convivenza dal primo minuto di lui con l'argentino per vedere se i risultati sono migliori rispetto a quelli attuali. Anche perché il Pipa nelle ultime giornate è apparso nervoso e insoddisfatto di come la squadra lo serve e provare a cambiare sistema di gioco potrebbe essere una scelta saggia.
Nei momenti di difficoltà ci si aggrappa ai trascinatori: Cutrone è giovane sì, ma ha un carattere e una affinità con il gol incredibili che gli possono permettere di diventare uno dei volti del Milan. E dopo il gol al Betis è lecito aspettarlo in campo per qualcosa in più dei vari quarti d'ora finali visti fin qui.