Napoli, 17 settembre 2022 - Parlare di sfida scudetto a settembre è chiaramente prematuro, però dietro Milan-Napoli, in programma domenica 18 settembre alle 20.45, ci sono già tanti significati: alcuni ha provato a spiegarli Luciano Spalletti nella consueta conferenza stampa della vigilia.
Orgoglio azzurro
"Sono due squadre che stanno bene ma che a volte perdono la misura degli spazi proprio per la troppa voglia di attaccare. Domani la spunterà chi avrà più equilibrio e chi saprà gestire meglio la sfera ma, in ogni caso, sarà una gara tra due realtà importanti del nostro calcio: loro sono stati bravi a superare tanti momenti difficili - continua il tecnico toscano - e poi hanno ringiovanito la rosa, come in effetti abbiamo fatto anche noi". Il focus di Spalletti si sposta proprio sul Napoli e sulle aspettative nei confronti di una partita molto delicata che dirà tanto sulle ambizioni di una formazione dal potenziale forse ancora da scoprire. "Voglio vedere lo stesso atteggiamento messo in campo contro Spezia o Lecce, che a modo loro sono state gare formative anche per il prosieguo della stagione". La testimonianza della crescita degli azzurri arriva anche dalle convocazioni di Roberto Mancini, che ha chiamato ben 5 giocatori del Napoli: un evento che non accadeva da tanto tempo. "Sono contento per i ragazzi, che lo meritano e per il ct, che si dimostra sempre attento in particolare ai giovani. Sento dei paragoni con un passato molto glorioso per il nostro club, ma in questo caso c'è da andarci cauti perché di fronte avremo comunque i campioni in carica che, in quanto tali, avranno una spinta emotiva in più". Spalletti dà poi un consiglio pratico alla sua squadra. "Dovremo limitare al minimo le palle perse, perché in situazioni simili loro sono bravissimi a ribaltare l'azione e punire gli avversari".
Varietà offensiva
Si passa poi all'infermeria, con due notizie per il tecnico toscano: una buona e una cattiva. "Lozano è pienamente recuperato ed è a disposizione, mentre Demme rientrerà solo dopo la sosta". C'è poi chi come Osimhen mancherà domani e probabilmente anche dopo la ripresa del campionato: poco male per un Napoli che sta riscoprendo di avere tante risorse offensive e tutte diverse tra loro. "Simeone dà più profondità e ha più potenza fisica, mentre Raspadori è sgusciante ed è più utile quando c'è da palleggiare. Di positivo c'è che stiamo dimostrando di non dipendere da nessun giocatore come si diceva un tempo: il gruppo invece è ampio e pian piano avremo bisogno di tutti".
Leggi anche - Bologna-Empoli 0-1: male la prima di Motta