Milano, 18 aprile 2021 – Il Milan piega il Genoa 2-1 nel lunch match della trentunesima giornata di Serie e ritrova un successo tra le mura amiche di San Siro che mancava da sei partite, Europa League compresa, e che vale il consolidamento del secondo posto in attesa degli scontri diretti delle rivali in programma quest'oggi. Tre punti sudati e conquistati con le unghie e con i denti dai rossoneri, che hanno sì avuto diverse occasioni non sfruttate per chiudere i conti e che nel finale hanno dovuto e saputo soffrire quando il Genoa ha tentato coraggiosamente il tutto per tutto. Gli uomini di Pioli sono passati in vantaggio al 13° grazie alla bellissima girata di Rebic e poco più tardi hanno sprecato anche il raddoppio con Leao. Un errore pagato a caro prezzo perché il Genoa ha ripreso coraggio, trovando il pareggio al 36° con il colpo di testa di Destro, al terzo gol stagionale contro i rossoneri. A inizio ripresa i padroni di casa hanno nuovamente rialzato la testa sfiorando ancora il bis con Rebic, che si è divorato la rete a due passi da Perin, e con la zuccata di Kjaer, finita sul fondo di pochi centimetri. Il Milan ha allora dovuto attendere il 67° per passare di nuovo in vantaggio grazie alla sfortunata autorete di Scamacca, ingannato sugli sviluppi di un corner dal “velo” di Mandzukic. Il gol rossonero ha però tutt’altro che mandato ko il “Grifone” che nel finale è arrivato ad un soffio dal pari con Behrami e Masiello, fermati sulla linea di porta dagli interventi miracolosi di Dalot e Kjaer.
Primo tempo
Pioli nel suo 4-2-3-1 preferisce Kalulu a Dalot sulla fascia destra difensiva e davanti, per sostituire lo squalificato Ibrahimovic, sceglie Leao, supportato da Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic. Ballardini replica con un 3-5-2, nel quale ritrova Strootman di rientro dalla squalifica, lancia Goldaniga per sostituire Criscito e Cassata sulla sinistra e infine sceglie l’ex rossonero Destro e Scamacca per guidare l’attacco. Avvio a ritmi bassi e non particolarmente emozionante su entrambi i fronti; con il passare dei minuti, però, i rossoneri cercano di velocizzarli con un possesso palla insistito e diverse verticalizzazioni, e al 13° passano grazie a un bellissimo gol di Rebic, bravo a raccogliere una respinta al limite su punizione battuta da Theo Hernandez e a trafiggere Perin con una girata in controbalzo che si infila nell’angolino. Il gol infonde fiducia nei rossoneri che alzano la pressione e, sfruttando la corsia centrale, sfiorano il raddoppio con Leao che raccoglie un suggerimento di Calhanoglu e dal centro dell’area scaglia un tiro fermato dall’ottima opposizione di Perin Il Genoa incassa e prova a reagire alzando il baricentro e affacciandosi concretamente dalle parti di Donnarumma per la prima volta al 28°, grazie a Mattia Destro che elude la trappola del fuorigioco rossonera e da posizione defilata scalda i guanti dell’estremo difensore milanista. Potenzialmente pericolosa, 3’ più tardi, anche la conclusione dal limite di Badelj, che però si spegne sul fondo. La terza occasione è quella giusta: al 36°, su un calcio d’angolo conquistato da Scamacca e battuto da Zajc, infatti, l’ex rossonero Destro si fa perdonare l’errore precedente inserendosi in area indisturbato e pareggiando i conti di testa. La reazione rossonera dopo il gol incassato non tarda ad arrivare e si traduce in un forcing nella parte conclusiva del primo tempo, che però non porta a nuove, chiare occasioni da rete.
Secondo tempo
Buon possesso palla ma poca precisione nei venti metri finali in avvio di secondo tempo per il Milan che al 48° si divora di nuovo il raddoppio con Rebic che a porta praticamente sguarnita non sfrutta un buon suggerimento rasoterra dalla destra di Kalulu e a pochi passi da Perin spara il pallone alle stelle. Sul ribaltamento di fronte è Destro a provarci ancora un colpo di testa che non crea particolari grattacapi a Donnarumma. Un guizzo isolato perché è sempre il Milan a cercare di fare la partita e a sfiorare ancora il gol con una bella combinazione tra Saelemaekers e Calhanoglu che da posizione un po’ defilata non inquadra di poco la porta genoana. Ballardini prova allora a inserire forze fresche gettando nella mischia Biraschi e Pjaca che cerca subito di impensierire Donnarumma con un destro a giro che si spegne sul fondo di poco, così come quello di Scamacca, dalla distanza, poco più tardi. Ben più pericoloso, in area genoana, è invece lo stacco di testa di Kjaer che non trova lo specchio della porta avversaria per pochi centimetri. Anche Pioli decide allora di mischiare le carte per tentare di risolvere la gara con un triplo cambio: dentro Mandzukic, Diaz e Dalot, al posto di Leao, Saelemaekers e Kalulu. I cambi sortiscono gli effetti sperati, perché proprio il croato, al 67°, sugli sviluppi di un corner inganna con un velo Scamacca che involontariamente insacca nella sua porta il nuovo vantaggio rossonero beffando Perin. Il vantaggio ritrovato riaccende il Milan che ci prova anche con una bella deviazione sotto porta di Rebic su cross di Calhanoglu. Ballardini allora rischia il tutto per tutto inserendo Schomurodov e Pandev al posto di Scamacca e Cassata, mentre Pioli replica sostituendo Bennacer con la freschezza di Tonali. E però sempre Pjaca, con un’altra conclusione dalla distanza a cercare di scuotere il “Grifone” a 12’ dalla fine. Sul fronte opposto il Milan cerca di sfruttare i pochi spazi concessigli in campo aperto e va alla ricerca del tris per chiudere i conti, sfiorandolo con una stilettata potente dai 25 metri di Calhanoglu. Il finale è però appannaggio del Genoa che, sfruttando un errore in uscita di Donnarumma, per ben due volte arriva ad un soffio dal gol con Behrami prima e Masiello poi, murati sulla linea di porta dagli interventi provvidenziali di Dalot e Kjaer. Le speranze di riacciuffarla del Genoa si spengono definitivamente in pieno recupero quando Masiello colpisce al volo il pallone ma viene fermato ancora dalla chiusura salvifica di Tomori che mette in ghiaccio il successo milanista.
Leggi anche - Serie A oggi: la diretta della 31esima giornata. Partite, risultati e classifica