Milano, 12 marzo 2022 – Il Milan supera un importante esame di maturità e almeno per una notte si garantisce un cuscinetto di vantaggio di cinque punti sull’Inter, impegnata domani a Torino. Ai rossoneri basta infatti un gol di Pierre Kalulu al 17’ per piegare l’Empoli e dare seguito al successo di una settimana fa sul Napoli. Come accaduto al Maradona, anche questa sera è arrivata una vittoria sofferta e di “corto muso”, per dirla parafrasando una celebre massima di Massimiliano Allegri: il Milan è infatti, come detto, passato in vantaggio poco dopo il quarto d’ora con la perla dalla distanza di Kalulu e poi ha dominato il primo tempo senza però riuscire a mettere in ghiaccio il risultato. Gli uomini di Pioli si sono così esposti ad un rischio di notevole portata che è addirittura aumentata nella ripresa quando la musica è cambiata e l’Empoli, grazie anche al passaggio al modulo con due punte, ha aumentato i giri del proprio motore andando vicino in almeno in un paio di occasioni al pareggio. Ai toscani è però mancato il guizzo decisivo nei metri finali e così il Milan ha potuto scampare il pericolo e controllare nel finale senza ulteriori sussulti.
Le scelte di Pioli e Andreazzoli
Pioli non rinuncia a un 4-2-3-1 con pochissime variazioni rispetto all’undici titolare del Maradona. Tra i pali c’è Maignan con Calabria, Kalulu, Tomori e Florenzi – sulla sinistra al posto dello squalificato Theo Hernandez – a comporre il pacchetto arretrato. Tonali e Bennacer compongono la coppia in mediana mentre sulla trequarti, a supporto della punta Giroud, agiscono Messias, Kessié e Leao. Andreazzoli risponde con un 4-3-2-1: la linea difensiva davanti a Vicario è formata da Fiamozzi, Romagnoli, Luperto e Cacace. Asllani agisce in mezzo al campo con ai lati Zurkowski e Bandinelli, mentre Bajrami e Henderson sono i trequartisti alle spalle di Pinamonti.
Primo tempo
Il Milan cerca subito di prendere in mano il pallino del gioco con aggressività e all’8’ crea la prima, grande occasione della serata: sugli sviluppi di un’azione partita dalla catena di sinistra è Florenzi – imbeccato da Kessiè – ad andare al tiro da ottima posizione e a costringere Vicario alla grande parata per evitare l’1-0. I rossoneri crescono e insistono con un giro palla efficace e le accelerazioni di un incontenibile Leao. Proprio da un’iniziativa personale del portoghese nasce la punizione che porta di fatto al vantaggio rossonero firmato da Kalulu, che al 17' si avventa sulla respinta della barriera e dal limite scaglia un sinistro rasoterra che si infila nell’angolino alla destra di un incolpevole Vicario. L’1-0 infonde ulteriore fiducia nei rossoneri che in fase di non possesso recuperano palloni preziosi e davanti spingono senza soluzione di continuità sfiorando il raddoppio al 35’ con Florenzi, che da ottima posizione non trova la porta avversaria, e con Giroud che in chiusura di tempo viene prima fermato dalla ribattuta di Luperto al culmine di una sgroppata di Leao e poi da una parata di Vicario su un ottimo stacco di testa. Cambi che giovano maggiormente ai rossoneri che nei 15’ conclusivi riprendono a spingere nella metà campo dell’Empoli
La ripresa
In avvio di secondo tempo l’Empoli cambia però passo andando a prendere il Milan nella sua metà campo con un pressing alto e sfiorando il pari tra il 48’ e il 50' per due volte, prima con una spizzata di testa di Luperto su cross dalla trequarti di Zurkowski e poi con Bajrami direttamente da calcio d’angolo. Al quarto l’ora della ripresa Andreazzoli prova ad alzare l’asticella esaurendo tutti e cinque i suoi cambi nel giro di pochi istanti e passando in corsa a una sorta di 4-3-1-2: al posto di Henderson dentro l’ex rossonero Cutrone che si mette al fianco di Pinamonti, i due terzini di spinta Stojanovic e Parisi, ma anche Benassi e Di Francesco, inserito al posto dell’infortunato Bajrami. Pioli risponde rivoluzionando la sua trequarti con gli innesti di Saelemaekers, Diaz e Rebic al posto di Messias, Kessié e Leao, e gettando nella mischia anche Ibrahimovic, accolto dal boato di San Siro. I cambi non modificano però il copione del match né su un fronte né sull’altro, perché nei 15’ conclusivi l’Empoli continua a spingere alla ricerca ma con poca precisione e il Milan a gestire fino al preziosissimo triplice fischio di Chiffi senza correre ulteriori rischi.
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