Milano, 7 aprile 2023 – Il Milan non riesce a dare continuità alla travolgente vittoria ottenuta domenica al Maradona di Napoli e frena nuovamente davanti al pubblico di San Siro pareggiando 0-0 con l’Empoli e non sfruttando il mezzo passo falso fatto oggi dall’Inter. Il turnover deciso da Pioli anche in vista della Champions non ha pagato i dividendi sperati dal tecnico emiliano, perché nel primo tempo – eccezion fatta per due occasioni ravvicinate capitate a Rebic e Theo Hernandez – i rossoneri non hanno rischiato praticamente nulla in fase difensiva ma non sono neppure riusciti a far male all’attenta difesa empolese: Rebic e Origi sono apparsi infatti troppo spuntati sottoporta. Nella ripresa è arrivata la rivoluzione pioliana con l’ingresso dei titolari e il Milan ha cambiato nettamente passo, aumentando il proprio volume di gioco e andando a più riprese vicino al gol (palo di Florenzi al 75’), trovato all’89’ con Giroud. A strozzare in gola l’urlo di gioia del francese e a salvare l’Empoli ci ha pensato però il VAR, che ha ravvisato una deviazione di braccio dell’attaccante milanista. Gli uomini di Pioli ci hanno poi riprovato assediando l’Empoli fino alla fine, ma al triplice fischio di Marcenaro hanno dovuto accontentarsi di un solo punto conquistato.
Le scelte di Stefano Pioli e Paolo Zanetti
Pioli punta ancora sul 4-2-3-1 rispolverato con grande successo in casa del Napoli ma con un importante turnover in vista dell’andata dei quarti di Champions League, in programma mercoledì proprio contro i partenopei: la prima novità è nel pacchetto difensivo davanti a Mike Maignan, dove c’è Malick Thiaw e non Simon Kjaer al posto dell’infortunato Pierre Kalulu. Il tedesco fa reparto assieme a capitan Davide Calabria, Fikayo Tomori e Theo Hernandez. In mediana, al fianco di Sandro Tonali, c’è Ismael Bennacer. Inedita anche la trequarti: Pioli fa infatti rifiatare Leao e Brahim Diaz (che in settimana ha dovuto smaltire un fastidio all’adduttore) e assieme ad Alexis Saelemaekers manda in campo Ante Rebic e Tommaso Pobega, il quale ha il compito di scalare e scambiarsi di posizione in caso di necessità con Bennacer. L’ultima novità è in attacco dove c’è Divock Origi e non Olivier Giroud. Opta invece per il modulo con la difesa a quattro e il rombo a centrocampo Paolo Zanetti: tra i pali, vista la perdurante assenza di Guglielmo Vicario, c’è ancora Samuele Perisan, che è protetto da un pacchetto arretrato formato da Tyronne Ebuehi, Koni De Winter, Sebastiano Luperto e Fabiano Parisi. In mezzo al campo c’è invece Razvan Marin, con Jacopo Fazzini e Filippo Bandinelli a fare le mezzali. Il classe 2003 Tommaso Baldanzi agisce invece da trequartista, alle spalle della coppia formata da Francesco Caputo e Roberto Piccoli, preferito a Martin Satriano.
Primo tempo
I rossoneri prendono subito l’iniziativa con la costruzione dal basso e già al 2’ si rendono protagonisti di una bella iniziativa sulla destra con Calabria che crossa ma non trova compagni al centro dell’area empolese. Origi cerca di svariare sul fronte destro dell’attacco per togliere punti di riferimento alla difesa dell’Empoli, che si copre con compattezza. La retroguardia toscana, al 13’, si fa però trovare un po’ impreparata sull’imbucata di Saelemaekers per Rebic che, a tu per tu con Perisan, si fa neutralizzare una ghiottissima occasione. L’estremo difensore biancoazzurro si supera poi, pochi istanti più tardi, sulla conclusione da posizione defilata di Theo Hernandez, potente ma troppo centrale. La risposta dell’Empoli è racchiusa nella bella combinazione in area tra Piccoli e Caputo, il quale sbaglia il controllo del pallone a pochi passi da Maignan. I rossoneri riprendono ben presto il bandolo della matassa, ma non riesce a trovare spazi per servire l’attacco e rendersi nuovamente pericoloso. Troppo debole e centrale anche la conclusione scoccata da Tonali al 38’, dopo una bella incursione in area. Il primo tempo scorre così via senza ulteriori sussulti fino al duplice fischio dell’arbitro Marcenaro, che manda le squadre negli spogliatoi a reti ancora inviolate.
Secondo tempo
La ripresa comincia senza cambi e con il Milan che riprende il controllo del possesso del pallone con una fitta rete di passaggi. Al 47’ ci prova Rebic con un colpo di testa su traversone di Tonali, ma il pallone finisce ampiamente sul fondo. Più insidiosa la frustata dal limite di Calabria, respinta con prontezza da De Winter. Gli uomini di Stefano Pioli ritentano la sorte al 50’ anche con il sinistro di Pobega, che viene deviato in corner. L’Empoli rischia qualcosa di troppo anche al 51’ su un batti e ribatti in area che Origi non riesce a risolvere. Due minuti più tardi c’è lavoro anche per il Var, che deve ricontrollare un contatto sospetto tra Fazzini e Theo Hernandez. I rossoneri reclamano poi il penalty anche per un tocco di mano di De Winter su tiro di Saelemaekers, ma il braccio del belga in forza all’Empoli è attaccato al corpo in maniera evidente. Le proteste non smorzano l’impeto del Milan che tiene alta la pressione sulla difesa empolese, cerca di sfruttare meglio il gioco sulle corsie esterne e al 57’ sfiora nuovamente il vantaggio prima con Rebic e poi Rebic, i quali non trovano la giusta deviazione sotto porta. Un minuto più tardi arriva un altro episodio contestato: l’arbitro Marcenaro fischia infatti rigore per un tocco di mano di Ebuhei, ma poi, richiamato dal VAR, ritorna sui suoi passi annullando la precedente decisione. A mezz’ora dalla fine Pioli prova a mischiare le carte con gli inserimenti di Florenzi e Brahim Diaz – entrati al posto di Calabria e Bennacer – mentre Zanetti risponde cercando di coprire le fasce con gli inserimenti di Grassi e Cambiaghi al posto di Bandinelli e Caputo.
Le sostituzioni non sortiscono però gli effetti sperati dal tecnico rossonero, che allora decide così di giocarsi anche le carte Leao e Giroud, i quali entrano al posto di Origi e Rebic, apparsi oggi troppo poco incisivi. Il finale di gara diventa un vero e proprio monologo dei rossoneri, che al 75’ arrivano nuovamente a un passo dal vantaggio con il destro di Florenzi che si spegne sulla parte esterna del palo. L’Empoli dall’altra parte cerca di approfittare degli spazi a disposizione in ripartenza, ma all’82’ rischia nuovamente qualcosa di troppo quando prima Saelemaekers e poi Giroud non trovano il guizzo vincente da dentro l’area. La “Dea bendata” volta le spalle ai rossoneri anche all’87’, quando Brahim Diaz si incunea in area e calcia a botta sicura. Sulla sua strada, lo spagnolo trova la grande risposta di Perisan che neutralizza la sua conclusione. L’estremo difensore empolese non può però far nulla all’89’, quando Giroud insacca il pallone su cross di Florenzi. A negare la gioia del gol al francese è il VAR, che ravvisa una deviazione di braccio e non di testa della punta rossonera. L’assedio milanista è senza soluzione di continuità anche nel recupero e l’ultima occasione della serata capita sulla testa di Thiaw, il quale spedisce la palla alta sopra la traversa smorzando le ultime velleità di vittoria dei rossoneri.
Tabellino:
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria (dal 61’ Florenzi), Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer (dal 61’ Brahim Diaz); Saelemaekers (dall’84’ De Ketelaere), Pobega, Rebic (dal 70’ Giroud); Origi (dal 70’ Leao). All. Pioli
Empoli (4-3-1-2): Perisan; Ebuehi, De Winter, Luperto, Parisi; Fazzini, Marin (dal 78’ Cacace), Bandinelli (al 64’ Grassi); Baldanzi (dal 78’ Haas); Caputo (dal 64’ Cambiaghi), Piccoli (dall’88’ Satriano). All. Zanetti