Milano, 26 maggio 2021 – Oramai non ci sono più dubbi: le strade di Gianluigi Donnarumma e del Milan a breve si separeranno. Le parti non hanno infatti trovato l’accordo per il rinnovo del contratto in scadenza a fine giugno – il Milan metteva sul piatto 8 milioni annui mentre il classe 1999 ne chiedeva almeno 10 – e così il club di via Aldo Rossi ha virato repentinamente su Mike Maignan, portiere fresco vincitore della Ligue 1 con il Lille, che ieri si è legato ufficialmente ai rossoneri per le prossime cinque stagioni (guadagnerà circa 3 milioni annui mentre al Lille ne andranno 13 più bonus). A sancire l’addio – senza rancori di Donnarumma – ci ha pensato Paolo Maldini attraverso il canale ufficiale Twitch del club rossonero: “Bisogna ringraziare tutti coloro che sono stati protagonisti di questa incredibile stagione. Gigio per noi è stato un leader e spesso anche un capitano. Spesso la gente fatica a capire cosa voglia dire essere un professionista ed essere pronti a cambiare casacca. Questa cosa è difficile da accettare, anche perché è sempre più raro trovare chi finisce la carriera dove l’ha iniziata, ma bisogna avere rispetto per chi ha dato tanto al Milan. Lui l’ha fatto e non ci ha mai mancato di rispetto. Le nostre strade si dividono ma non posso che augurargli il meglio”.
La soddisfazione per il raggiungimento della Champions
Il direttore tecnico rossonero non ha poi nascosto la grande soddisfazione per il ritorno in Champions League, traguardo che mancava da sette stagioni: “Ha un importante risvolto economico ma a noi interessa soprattutto la parte sportiva. Andremo a competere con i migliori club del mondo e a ca cercare di essere al loro livello. Una sfida ancor più impegnativa rispetto al campionato e che può riservare sorprese positive o negative. Fortunatamente quando si tratta di Milan spesso sono positive. Eleva il livello del club economicamente ma anche in termini di calciatori. Quando Ibra nello spogliatoio ha chiesto chi l’avesse già giocata, solo Calhanoglu ha potuto alzare la mano. Fa capire quanto sia difficile da raggiungere”.
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