Milano, 14 settembre 2022 – Buona la prima casalinga in Champions League per il Milan che, davanti a un San Siro a un passo dal tutto esaurito, trova il primo successo stagionale europeo battendo con un perentorio 3-1 la Dinamo Zagabria e volando almeno temporaneamente in vetta al gruppo E con quattro punti. Gli uomini di Pioli hanno giocato il solito calcio propositivo con grande personalità e autorità, riuscendo a sbloccare la situazione allo scadere di un primo tempo intenso ma un po’ avaro di emozioni concrete con il rigore procurato da Leao e trasformato da Giroud. All’alba della ripresa è poi arrivato anche il raddoppio sull’asse composto da Leao e Saelemaekers che con un chirurgico colpo di testa ha capitalizzato al massimo n preciso cross del portoghese. La Dinamo non ha però voluto saperne di alzare bandiera bianca anzitempo e al 55’ ha accorciato le distanze con un bellissimo gol di Orsic, già giustiziere del Chelsea. Una rete che non ha comunque smorzato l’entusiasmo dei rossoneri che hanno definitivamente chiuso i conti al 77’ con la prima rete in Champions League del neoentrato Pobega.
Primo tempo
Pioli non rinuncia al 4-2-3-1 e un po’ a sorpresa lancia Brahim Diaz sulla trequarti nel tridente con Leao e Saelemaekers – autore del gol a Salisburgo – alle spalle di Giroud. Cacic risponde con un 3-5-2 nel quale compaiono tre vecchie conoscenze della Serie A: in difesa Sutalo e Ristovski, visti con Parma e Atalanta, e in attacco l’ex Bologna Petkovic. I rossoneri partono forte, aggredendo la palla e proprio Brahim Diaz, dopo appena 2’, prova ad imbeccare in profondità Giroud che però a sua volta non riesce a servire Tonali, appostato in piena area. Pochi istanti più tardi la buona occasione per il numero 8 rossonero arriva, ma quest’ultimo di testa non riesce a dare la giusta potenza e la direzione corretta al pallone. I ritmi si abbassano un po’ ma il Milan non molla la presa, tiene il pallino del gioco in mano, alta l’intensità e al 20’ getta al vento una clamorosa occasione con Leao che, dopo essersi involato in campo aperto, non riesce a colpire la palla facendosela deviare in corner dalla difesa croata arrivata in rimonta. A dir poco insidiosa anche la frustata da fuori area di Bennacer, respinta con i pugni da Livakovic. I rossoneri provano quindi ad alzare il volume del loro gioco alla metà del primo tempo, ma al 27’ rischiano qualcosa di troppo sull’incursione di Moharrami che arriva al tiro e costringe Maignan a rifugiarsi in corner. Gli uomini di Pioli reagiscono e, dopo creato qualche altra situazione potenzialmente pericolosa, riescono finalmente a sbloccare la situazione in extremis con il rigore procurato da Leao, steso da Sutalo, e trasformato da Giroud.
La ripresa
Il gol in chiusura di primo tempo è una pura iniezione di fiducia nelle vene dei rossoneri che rientrano in campo con feroce cattiveria agonistica e al primo affondo della ripresa mettono a segno il 2-0: Leao con una delle sue sgroppate sfonda sulla sinistra e con un cross perfetto serve Saelemaekers che di testa incrocia il pallone e trafigge Livakovic. L’urlo di San Siro esplode, la Dinamo incassa una doccia gelata ma ha la forza di reagire e di accorciare le distanze al 55’ con una splendida triangolazione tra Petkovic e Orsic che di destro non lascia scampo a Maignan e realizza una rete di pregevole fattura. A dover fare i conti con un fendente beffardo questa volta sono i rossoneri che però non perdono la tramontana e rialzano la testa, riprendendo il controllo del gioco. Cacic al 62’ getta nella mischia Spikic per Moharrami, mentre Pioli risponde con gli innesti di Pobega e De Ketelaere, inseriti rispettivamente al posto di Tonali e di Giroud. L’impatto dei nuovi entrati rossoneri è positivo e la manovra del Milan resta fluida e proprio da una combinazione tra Theo Hernandez e Pobega nasce al 77’ il primo gol in Champions di quest’ultimo, una staffilata di sinistro che vale il 3-1 e mette in ghiaccio la vittoria dei rossoneri. I 10’ conclusivi sono infatti una pura passerella per gli uomini di Pioli che esaurisce i cambi dando spazio a Dest e Messias.