Barcellona, 4 settembre 2020 - Lionel Messi resta al Barcellona, è lo stesso campione argentino a mettere fine alle polemiche di questi giorni. Intervistato da Goal.com Messi ha dichiarato: "Resto al Barcellona, mai avrei fatto causa al club della mia vita". Il calciatore indosserà ancora la casacca blaugrana fino alla fine del suo contratto, il 30 giugno 2021.
"Ma volevo andarmene", ha chiarito la Pulce, che vuole comunque togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "La gestione di Bartomeu al Barcellona è un disastro. Resto perché non mi è stato permesso di andar via e non voglio iniziare una battaglia legale col club".
Leo ha fatto presente di "non essere felice a Barcellona" e di aver espresso il desiderio di lasciare il club in passato, ma che l'unico modo per andarsene era attraverso una battaglia legale, "che non avrei mai fatto".
E chiarisce: "Ho detto al club, specialmente al presidente, che volevo andare via. Glielo ho detto tutto l'anno. Credevo che fosse arrivato il momento farsi da parte. Credevo che il club avesse bisogno di più giovani, nuove persone e pensavo che il mio tempo a Barcellona fosse finito".
"È stato un anno molto complicato, ho sofferto molto durante gli allenamenti, nelle partite, nello spogliatoio. Era diventato tutto molto difficile per me ed ho pensato di andare in cerca di nuovi obiettivi, di aria nuova", spiega l'argentino. Messi accusa soprattutto il presidente Bartomeu: "Non è stato di parola. Non è stato a causa del risultato in Champions contro il Bayern era da molto tempo che stavo pensando a questa decisione. Gliel'ho detto al presidente e il presidente mi ha sempre detto che alla fine della stagione avrei potuto decidere se andarmene o se restare e alla fine non ha mantenuto la sua parola".
Messi conclude da vero campione e professionista: "Continuerò al Barça e il mio atteggiamento non cambierà. Farò del mio meglio. Voglio sempre vincere, sono competitivo e non mi piace perdere".
Il padre di Messi, Jorge, aveva inviato una lettera alla Liga spagnola perchè quast'ultima il 30 agosto aveva avallato la validità della clausola di rescissione come sosteneva il Barcellona. Papà Messi parlava di "errore evidente" della Liga, infatti secondo lui nel contratto si precisa che la clausola rescissoria "non si applicherà quando la risoluzione del contratto per decisione unilaterale del giocatore avrà effetto alla fine della stagione sportiva 2019-20". E aggiungeva: "Fermi restando gli altri diritti del contratto e che si omettono, è evidente che il risarcimento di 700 milioni di euro, non trova applicazione".