Napoli, 22 aprile 2022 - Il suo scarso utilizzo stagionale è di fatto in cima alla lista dei motivi dei primi attriti tra Luciano Spalletti e Aurelio De Laurentiis, oltre a indebolire il potenziale offensivo del Napoli: il protagonista è Dries Mertens, paradossalmente mai come ora più vicino alla permanenza in azzurro.
Una statistica unica
Insomma, il belga può essere inserito a pieno titolo nel novero di quei giocatori destinati a far discutere in ogni caso: sia in campo sia soprattutto quando il rettangolo verde diventa un po' un miraggio. E' ciò che sta accadendo ormai da tempo all'ombra del Vesuvio, dove non è mai decollata l'idea di plasmare una squadra a trazione anteriore nella quale possano convivere il numero 14 e Victor Osimhen. Il tutto nonostante una serie clamorosa di statistiche che sembra dar ragione alle richieste dei tifosi: con i due attaccanti impiegati in contemporanea sono arrivati ben 6 gol in 170', un fatturato che nessuna coppia in Serie A è riuscita a produrre. Se finora i risultati davano ragione a Spalletti, adesso la musica è cambiata anche in tal senso, spingendo ulteriormente quasi a furor di popolo (e di De Laurentiis) il tandem dei sogni e, chissà, forse delle residue chance di scudetto. Per testare la fattibilità di un esperimento tattico così offensivo l'imminente impegno contro un Empoli in caduta libera e a secco di vittorie dalla gara di andata sembra l'occasione più propizia. In ballo c'è molto di più della semplice vittoria: ad esempio un ulteriore passo in avanti verso un rinnovo che fino a qualche settimana fa pareva ormai una chimera e oggi tornato invece clamorosamente di attualità.
Uno spiraglio inatteso
Naturalmente le cifre sarebbero molto diverse da quelle attuali: niente stipendio da 4,5 milioni a stagione ma, in compenso, la certezza di vestire la maglia azzurra per almeno un'altra annata. La prospettiva non dispiace a Mertens, che mai come ora sta meditando sul da farsi senza escludere più a priori una firma al ribasso: praticamente l'iter opposto a quello di Lorenzo Insigne, che già a dicembre aveva alzato bandiera bianca di fronte alla proposta del patron. Insomma, alla fine la tenacia e la pazienza di Mertens potrebbero premiare innanzitutto il diretto interessato e poi lo stesso Napoli, che nei prossimi mesi sarà chiamato a ringiovanire la rosa senza tuttavia eliminare ogni pilastro. Un'operazione non semplice ma forse oggi meno complicata: specialmente se nel futuro degli azzurri ci fosse ancora Mertens. Magari in campo in coppia con Osimhen.