Napoli, 16 settembre 2022 - Per il consueto bilancio della settimana vissuta dal Napoli ai microfoni di Radio Kiss Kiss si è presentato Alex Meret, il protagonista ritrovato dopo un'estate a dir poco complicata e ricca di capovolgimenti di fronte.
Prova di maturità
Prima di svelare qualche retroscena di mercato il friulano torna a un passato molto più recente: la bella vittoria inflitta a domicilio ai Rangers anche grazie alle proprie parate. "Ho fatto un bell'intervento in particolare a inizio partita, quando il risultato era ancora 0-0 e un eventuale loro gol avrebbe potuto cambiare l'intero corso della sfida. Non è stato facile anche perché c'era Kim a disturbare la mia visuale, ma sono contento di essere arrivato su quel pallone". Un pallone che, in caso di approdo nella rete azzurra, avrebbe potuto infiammare ulteriormente l'Ibrox Stadium. "L'atmosfera era fantastica anche per noi, che eravamo la squadra ospite. Indubbiamente però favoriva loro, che pressavano alti e ci hanno messo in difficoltà. Poi per fortuna - continua Meret - nel secondo tempo l'abbiamo sbloccata guadagnando anche la superiorità numerica, gestita benissimo: per noi quella di Glasgow è stata una prova di maturità superata alla grande". In realtà in questo primo scorcio di stagione il Napoli, di prove di maturità, ne ha superate diverse. "Abbiamo cominciato bene sia in Champions League sia in campionato, dove comunque potevamo avere qualche punto in più: penso a quelli sciupati contro il Lecce. Però siamo solo all'inizio e dobbiamo restare umili, oltre a ragionare partita dopo partita per poter raggiungere qualcosa di importante".
Un'estate dura
L'impressione è che, se così dovesse essere, il Napoli dovrà comunque ringraziare Meret, uno che quest'estate ha rischiato o di andare altrove o di diventare la riserva di uno tra Keylor Navas e Kepa Arrizabalaga. "Per me è stato un periodo difficile - ammette il classe '97 - ma alle parole preferisco rispondere con i fatti e con il lavoro". Proprio la timidezza del friulano è stata spesso al centro di diversi dibattiti, in particolare sulla capacità di guidare un intero reparto. "Mi dispiace che da fuori magari non si sentano i miei dialoghi con la difesa, ma ci sono. So che devo migliorare sotto questo aspetto e spero di farlo anche grazie a Kim, che si è ambientato benissimo qui". Discorso simile per Khvicha Kvaratskhelia. "Ha colpi importanti: in particolare il dribbling. Potrà darci una mano in fase difensiva, ma quando ha la palla è difficilissimo da marcare".
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