Napoli, 29 dicembre 2021 - Da portiere del presente e del futuro a possibile portiere del passato: sono tanti i motivi che non hanno mai fatto decollare la storia tra il Napoli e Alex Meret. Storia che potrebbe arrivare ai titoli di coda già a gennaio.
Un'avventura partita male e finita peggio
La meta buona potrebbe essere la Lazio del grande ex Maurizio Sarri che, tra gli errori di un Pepe Reina ormai lontano dalla forma dei giorni d'oro e un Thomas Strakosha mai pienamente convincente e in scadenza di contratto, sta facendo i conti con una stagione decisamente tribolata tra i pali. Proprio l'albanese potrebbe essere sacrificato subito per evitare l'addio a zero la prossima estate: a quel punto nella porta dell'Olimpico si aprirebbe una voragine che potrebbe essere colmata da Meret, a sua volta non lontano dalla fine fisiologica del legame con il club partenopeo (giugno 2023). Di rinnovo non se ne parla proprio e qualsiasi spiegazione sarebbe meno emblematica del minutaggio (finora solo 630' disputati in stagione, di cui quasi tutti in Europa League) e soprattutto della considerazione ricevuta prima da Gennaro Gattuso e poi da Luciano Spalletti. Certo, se finora l'esperienza partenopea del friulano è stata un flop clamoroso le colpe non possono essere solo dei vari allenatori che si sono susseguiti nelle ultime stagioni all'ombra del Vesuvio. C'è dell'altro: dalla scarsa abilità con i piedi che lo ha sempre messo in ombra rispetto al collega David Ospina a un'eccessiva fragilità fisica per quanto riguarda il dolente tasto dei infortuni. Fin dal suo approdo al Napoli nell'estate 2018 nulla ha remato dalla parte di Meret, con la frattura al braccio occorsa praticamente nel suo primo giorno in azzurro come triste presagio di ciò che sarebbe accaduto anche dopo.
Ospina ago della bilancia
In realtà dal club partenopeo qualche timido segnale di riavvicinamento negli ultimi mesi è arrivato sotto forma di un rinnovo che il classe '97 ha subito rispedito al mittente e non risulta neanche difficile capire il perché. Forse c'è solo un evento che potrebbe evitare un addio che, subito o comunque in un futuro non lontano, sembra scritto: il mancato prolungamento del contratto di Ospina, in scadenza a giugno. A quel punto per Meret potrebbero finalmente aprirsi le porte - è proprio il caso di dirlo - della titolarità dei pali del Maradona: ovviamente a meno che il Napoli, avallato magari dal parere di Spalletti, non abbia altre idee al riguardo, relegando così ancora una volta il friulano al tristissimo posto quasi fisso in panchina.
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