Napoli, 15 dicembre 2021 - Che quella in corso finora non sia la stagione fortunata di Kostas Manolas era abbastanza chiaro fin dall'estate, quando neanche l'arrivo di Luciano Spalletti, suo ex allenatore alla Roma, aveva saputo motivarlo nel prosieguo dell'avventura tuttora in bilico al Napoli. Poi sono sopraggiunti i soliti problemi fisici e, ultim'ora, anche quelli con la legge.
Il denaro della discordia
Sembra infatti che il greco sia stato fermato e multato dalla Guardia di Finanza all'aeroporto di Capodichino. Il motivo? La detenzione di un'ingente quantità di denaro che superava la soglia consentita. Facile pensare che, al di là della routine dei controlli, dietro ci sia qualche soffiata: da chi non è dato sapere. Così come al momento si ignora la ragione di questa partenza, comunque a quanto pare concordata con il club. Insomma, prima o poi arriverà il giorno in cui si tornerà a parlare del Manolas giocatore ma evidentemente questo giorno non è oggi. Basti pensare che nemmeno in un'emergenza difensiva così severa finora Spalletti ha potuto contare più di tanto sul classe '91, di fatto, almeno ufficialmente, tornato a disposizione del tecnico toscano. Ufficiosamente in realtà la prima scelta per il reparto arretrato si conferma un Juan Jesus in netta crescita diventato in effetti il terzo centrale nelle gerarchie di Spalletti: chi è stato sorpassato è proprio Manolas, il cui addio a gennaio non è da escludere. A remare per la permanenza (non proprio con entusiasmo da parte di entrambi i lati) ci sono la confermatissima (nonostante i rumour emersi in mattinata) Coppa d'Africa e la conseguente partenza momentanea di Kalidou Koulibaly. Senza contare che trovare un difensore affidabile a metà stagione è sempre un'impresa titanica: lo è a maggior ragione per un club che senza l'accesso sicuro alla Champions League non ha intenzione di intaccare la cassa di risparmio.
Accelerata a sinistra
L'eccezione che conferma la regola tuttavia esiste sempre. Nel caso del Napoli risponde al nome di Reinildo Mandava, laterale basso mancino in forza a quel Lille che, nonostante i retropensieri vari e le eventuali indagini future sul passaggio di Victor Osimhen in azzurro, resta una società amica per Aurelio De Laurentiis. L'operazione, alla luce della scadenza del contratto che lega il mozambicano al club francese (giugno 2022), sembrava indirizzata per l'estate, ma evidentemente l'urgenza di trovare un'alternativa a Mario Rui potrebbe spingere il Napoli a sborsare subito una cifra compresa tra i 6 e i 7 milioni.
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