Roma, 3 giugno 2022 - Roberto Mancini ct dell'Italia fino al 2026. O forse no: il 2022 nerissimo vissuto dalla Nazionale, incapace di qualificarsi a Qatar 2022 a marzo e affondata pochi giorni fa dall'Argentina nella finalissima, sta sgretolando le certezze del condottiero dell'Europeo, un successo che oggi sembra lontano secoli.
Tentazione PSG
Lo sembra ai tifosi ma evidentemente anche al diretto interessato, apparso confuso e frastornato nel dopopartita di Wembley, curiosamente la stessa cornice del trionfo di appena un'estate fa. All'epoca nessuno avrebbe pensato a un'Italia ancora fuori dal Mondiale: tra l'altro con un cammino da affrontare decisamente meno impervio del precedente nefasto targato Gian Piero Ventura. Un disastro dal quale nessuno si è ancora ripreso: né la Nazionale, reduce da 3 sconfitte nelle ultime 7 partite (lo stesso trend delle precedenti 42), né Mancini, tentato dalle sirene che arrivano da Parigi. Per raccogliere l'eredità di Mauricio Pochettino (ad oggi formalmente ancora in sella) in lizza ci sono Zinédine Zidane, Thiago Motta e appunto l'attuale ct.
Mancini è legato alla Nazionale fino al 2026: un'eternità che potrebbe sgretolarsi nelle prossime settimane, per la precisione nella seconda metà di giugno, quando Mancini potrebbe avvicinarsi di colpo al Paris Saint-Germain praticamente nel bel mezzo della Nations League. O forse no: la curiosità del ct campione d'Europa è orientata al nuovo ciclo azzurro, che nei piani teorici dovrebbe partire nel nome di tanti volti nuovi e di qualche senatore di vecchia data. Con il dubbio che i suddetti senatori ancora seguano pienamente il proprio condottiero.
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