Haifa, 11 ottobre 2022- La sconfitta in Champions League contro il Maccabi Haifa arriva come un fulmine a ciel sereno per la Juventus: il 2-0 pesa come un macigno sul percorso dei bianconeri in questa competizione e anche il presidente Andrea Agnelli nel post partita ha espresso tutta la sua disperazione per una situazione che sembra ormai irreparabile. Ma anche dopo questo risultato catastrofico la panchina di Massimiliano Allegri non sembra essere in discussione.
Serata da dimenticare
"Oggi è una serata difficile, ma è un periodo difficile. Va analizzato nel suo contesto ed è uno dei più difficile. Sono qua per assumermi le responsabilità ma provo vergogna per ciò che sta succedendo. Sono arrabbiato, ma il calcio è uno sport di squadra. Si vince e si perde in 11, si gioca in 11 e da questo principio dovremo ripartire". Questo il pensiero di Agnelli ai microfoni di Sky, disperato per il risultato e per una stagione che non sta andando per il verso giusto. Ma il numero uno bianconero ha fiducia nella squadra: "Penso di avere un gruppo di ottimi professionisti. Oggi stiamo vivendo un periodo di alchimia negativa che mi porta essere arrabbiato e con un senso di vergogna. Un passo alla volta dobbiamo mettere un filotto di partite perché la auto-convinzione dei propri mezzi passa dal campo".
Il futuro di Allegri
Dopo la sconfitta della Juventus ritornano anche le chiacchiere sul futuro di Allegri, ma Agnelli ha sciolto subito ogni dubbio: "In una situazione come questa, non è questione di un uomo, di un giocatore, di un dottore o fisioterapista. E’ questione di gruppo, dobbiamo ripartire da questo. Abbiamo 9 partite in 30 giorni, posizionarci bene e una seconda parte di stagione in cui dovremo essere protagonisti". E ribadisce che il risultato non porterà all'esonero dell'allenatore: "Non è colpa dell’allenatore se non vinciamo un tackle. Le analisi le abbiamo sempre fatte a fine anno. Faccio fatica a pensare ad un cambio in corsa. Allegri è l’allenatore della Juve e rimarrà. Parliamo di un gruppo da 80/90 persone che deve raggrupparsi, ritrovare identità".
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