Napoli, 27 marzo 2021 - Leader con la maglia del Napoli e anche con quella dell'Italia: il talento e il carisma di Lorenzo Insigne sono doti riconosciute a livello globale nel mondo del calcio e questa non è detto che sia una buona notizia per Aurelio De Laurentiis, che dovrà faticare parecchio per strappare al folletto di Frattamaggiore il sì per quello che verosimilmente sarà il suo ultimo contratto in azzurro.
Un preoccupante rifiuto
In realtà una prima proposta al proprio capitano il club partenopeo l'ha già avanzata. Il risultato? Un secco no che preoccupa tifosi e società visto che di tempo per risolvere la vertenza non ce n'è molto: a giugno 2022 le strade di Insigne e della sua squadra del cuore potrebbero dividersi. Salvo firma di un nuovo accordo entro quella data e, anzi, possibilmente prima del prossimo gennaio, quando in linea puramente teorica il numero 24 sarà libero di legarsi a un'altra franchigia: uno scenario da evitare a ogni costo. E non è un modo di dire: la prima offerta di rinnovo al ribasso (Insigne avrebbe visto il suo attuale stipendio da 4,5 milioni ridursi notevolmente) è stata rispedita al mittente. Nulla di definitivo, ovviamente, perché la scadenza è vicina ma non vicinissima. Se questa è la nota lieta, quella preoccupante è che per ora il fantasista di beghe burocratiche non ne vuole sapere: la priorità va ai fatti del campo, con una qualificazione alla prossima Champions League da strappare per il Napoli e un Europeo da disputare da protagonista con la Nazionale. Insomma, il fatidico scoccare dei 30 anni non è lontano e si vede: l'Insigne di oggi è sì un leader tecnico ma soprattutto carismatico e lo si nota anche dalle nuove priorità, che vanno tutte al rettangolo verde.
Ragioni del cuore (ma non solo)
I tempi in cui il capitano azzurro appariva come un giovane dal carattere spigoloso e a tratti scontroso appartengono al passato, ma è pur vero che il ragazzo per il suo ultimo contratto importante della carriera vuole dei riconoscimenti: economici e non. In tal senso l'offerta di De Laurentiis (un quinquennale da 3 milioni più bonus a stagione) non è stata valutata consona ma, nonostante questa preoccupante frenata, la priorità di Insigne resta il Napoli. Per amore ma non solo: a essere maliziosi verrebbe da pensare che trovare una società disposta a investire dai 60 ai 70 milioni per un quasi 30enne, oltre a offrirgli uno stipendio da 5 milioni all'anno in era Covid, sia praticamente impossibile. Dunque, tutto spinge per il lieto fine, ma non prima della prossima estate.