Napoli, 19 ottobre 2022 - Come spesso succede in questi casi e in particolare a Napoli, i titoloni se li prendono tutti i beniamini dell'attacco: quest'anno, manco a dirlo, tutto ruota intorno a Khvicha Kvaratskhelia, ma per gli sguardi più tecnici e attenti è però impossibile non pensare a Stanislav Lobotka come il vero faro dell'intera manovra azzurra.
Un esordio da incubo
Sono lontani i tempi in cui allo slovacco toccavano i peggiori epiteti: 'pacco', 'raccomandato' (da un certo Marek Hamsik) e 'sovrappeso' i più comuni e ripetibili. A ciò si aggiungevano anche delle constatazioni sulla squadra di provenienza (un Celta Vigo che all'epoca lottava per la salvezza nella Liga) e sui costi dell'operazione (20 milioni di parte fissa più 4 di bonus). Il colpo di grazia agli esordi in azzurro di Lobotka, almeno all'apparenza, fu inferto dalle scelte di Gennaro Gattuso, che per il centrocampo del suo Napoli aveva altre idee. Un po' come un cane si morde la coda lo slovacco rimase così intrappolato in un tunnel buio che sarebbe terminato con l'arrivo in panchina di Luciano Spalletti, che ha 'regalato' al club partenopeo quel regista tanto cercato sul mercato. Come un po' per tutti i giocatori che esplodono in un'oasi mai come quest'anno feconda è difficile stabilire i meriti: è il Napoli che ha esaltato le qualità di Lobotka o il contrario? Domanda appunto riferibile a gran parte della rosa, soprattutto se poi si osserva il rendimento in campo di tanti ex migrati altrove. Al di là di queste constatazioni, che lasciano il tempo che trovano e riguardano solo la mera sfera delle curiosità, adesso la priorità del club partenopeo diventa blindare il proprio regista: a prescindere dal suo eventuale (e al momento molto ipotetico) ruolino di marcia in altre squadre.
I dettagli del rinnovo
Per farlo il Napoli ha già preparato tutto: contratto fino al 2028 (con opzione per un ulteriore anno) a 3 milioni di base fissa all'anno più 500mila euro di bonus e ulteriore bonus alla firma di 2 milioni. Insomma, una bella inversione di tendenza rispetto al recente passato, quello in cui la parola d'ordine a Castel Volturno era ridurre quanto più possibile il monte ingaggi. Le eccezioni alla regola esistono e una di esse è proprio Lobotka, il non più giovanissimo (28 anni il 25 novembre) intorno al quale il Napoli vuole costruire la squadra del presente e del futuro. Con buona pace delle tante società, in particolare della Premier League, che stavano cominciando a prendere infomazioni sul fedelissimo numero uno di Spalletti.