Roma, 24 novembre 2020 - La Lazio ipoteca il passaggio del turno in Champions battendo all’Olimpico lo Zenit per 3-1 grazie alla doppietta di Immobile e alla rete di Parolo. I biancocelesti, a due giornate dal termine della fase a gironi, con 8 punti staccano il Bruges a quota 4 e lo Zenit a 1. Lotta aperta con il Dortmund in testa a 9 punti.
Primo tempo
La Lazio parte subito forte e dopo tre minuti trova subito il vantaggio con Ciro Immobile. Il bomber biancoceleste pesca subito dal cilindro la giocata della serata, calciando a incrociare dai 20 metri e spedendo il pallone sotto l’incrocio dove Kerzhakov non può arrivare. I biancocelesti sono padroni del campo, tengono il pallone e fermano sul nascere le iniziative dello Zenit. Al 22esimo i capitolini trovano anche il raddoppio, ancora dalla distanza, stavolta però con Marco Parolo. Percussione di Correa e assist per il centrocampista di Gallarate che con un rasoterra centra l’angolino. Lo Zenit nel momento di massima difficoltà però, rialza la testa con Dzyuba. Il forte centravanti russo controlla in area un pallone complicato, poi lo gira di potenza verso la porta di Reina, che viene spiazzato. Un gol che però non cambia gli equilibri della gara. La Lazio tiene in mano il pallino del gioco e crea in diverse occasioni i presupposti per il terzo gol. Le più clamorose al 40esimo con Correa che dopo aver saltato due avversari mette al centro un pallone solo da appoggiare in rete per Parolo. Il centrocampista col piattone mette però clamorosamente al lato. In pieno recupero è invece Lazzari tutto solo davanti a Kerzhakov a sbagliare, sparando addosso al portiere dei russi e facendo disperare Inzaghi.
Secondo tempo
Nei secondi 45 minuti la Lazio continua ad attaccare alla ricerca del terzo gol. Dopo soli tre minuti Immobile ha l’occasione in area dopo una sponda di Parolo, ma la sua conclusione viene ribattuta in corner. Al 53esimo l’attaccante partenopeo viene atterrato in area da Barrios, già ammonito. L’arbitro Oliver concede il rigore ma non estrae il secondo giallo per il calciatore della squadra russa. Dal dischetto Immobile è implacabile. Kerzhakov intuisce, ma la conclusione a mezza altezza è potente e imparabile. Una mazzata per lo Zenit San Pietroburgo, che in un certo senso alza bandiera bianca, permettendo alla Lazio di palleggiare in scioltezza. Al 62esimo Correa di testa va a un passo dal quarto gol con il pallone che termina di un soffio alto. All’85esimo è invece Muriqi, servito in area da Luis Alberto, a sfiorare la quarta rete. Stavolta è Kerzhakov a dire di no al kosovaro. È l’ultimo sussulto di un match condotto dall’inizio alla fine dalla Lazio che esce meritatamente vittoriosa.
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