ROMA, 11 luglio 2020 - La Lazio dice ormai definitivamente addio alla corsa scudetto e rischia di vedersi scavalcare in classifica da Atalanta e Inter dopo la terza sconfitta consecutiva ottenuta per mano del Sassuolo, che all’Olimpico ribalta l’iniziale vantaggio di Luis Alberto grazie alle reti di Raspadori e Caputo. La Champions sembra ancora al sicuro, ma Napoli e Roma potrebbero avvicinarsi ulteriormente.
PRIMO TEMPO - De Zerbi a sorpresa lascia in panchina Berardi e Caputo e lancia per la prima volta dal primo minuto il classe 2000 Raspadori. E proprio lui a insaccare alle spalle di Strakosha all’ottavo minuto, anche se la sua posizione di partenza in fuorigioco gli nega la gioia del gol. Ma sia il Sassuolo che la Lazio sembrano vive nei primi minuti, e infatti i biancocelesti hanno due occasioni clamorose per sbloccare la gara prima con Immobile, poi con Luis Alberto, che dall’altezza del dischetto di rigore sparano fuori dallo specchio della porta difesa da Consigli. La terza occasione però è quella buona per esultare. Al 33esimo l’ennesima discesa di Lazzari premia Luis Alberto che mette a sedere Bourabia in area, poi col destro calcia e complice la deviazione di Locatelli batte Consigli. La Lazio trova così il vantaggio, mettendo in discesa la gara, o almeno così sembra. Il possesso palla del Sassuolo è sterile e non crea pericoli permettendo ai capitolini di andare negli spogliatoi avanti.
SECONDO TEMPO - Ma la partita cambia radicalmente nella seconda frazione. La carta vincente di De Zerbi si chiama Francesco Caputo, che sostituisce Traorè, permettendo a Raspadori di abbassarsi sulla linea dei trequartisti. L’ex Empoli entra e al 52esimo in profondità beffa la difesa della Lazio servendo proprio al giovane classe 2000 un assist al bacio soltanto da appoggiare in rete. La Lazio accusa il colpo e si rintana nella sua metà campo. Complice il caldo e la condizione non ottimale, gli uomini di Inzaghi sembrano correre a vuoto. Al 60esimo il Sassuolo ha l’occasione per ribaltarla. Muldur si vede parare la conclusione da Strakosha, Djuricic se la ritrova sui piedi ma ostacolato da Bastos calcia male da due passi graziando i biancocelesti. Cosa che invece non fa Caputo in pieno recupero. Al 92esimo Strakosha esce male dall’area piccola facendosi anticipare da Ferrari. Un anticipo che si trasforma in un assist per l’ex Empoli, che di testa appoggia nella porta sguarnita. È il gol della vittoria per i neroverdi, quello della resa per i biancocelesti che spezzano così ogni sogno di gloria.