Roma, 7 luglio 2021 - Dal 1 luglio Marco Parolo non è più un giocatore della Lazio: dopo sette stagioni in biancoceleste non ha rinnovato il proprio contratto e attualmente è svincolato. Potrà avere ancora occasioni in Serie A, tanto che il Genoa lo sta cercando, ma per ora è solo impegnato a capire quale sia la sua ambizione.
"Giusto che si apra un nuovo ciclo"
In un'intervista a Radiosei ha raccontato i motivi del suo mancato rinnovo. "Durante la stagione pensavo al rinnovo ma molto dipendeva dalla stagione successiva. Con l'arrivo di Sarri è giusto che si apra un nuovo ciclo, che le figure di riferimento diventino altre e che prendano più responsabilità" ha detto Parolo. "È giusto che Sarri si crei il suo mondo. Addio di Inzaghi? C'era qualcosa da cambiare, ora non so se nell'allenatore o nei giocatori. Dopo tanti anni belli e vincenti bisognava dare una scossa. Non sono sorpreso, penso che sia una scelta giusta, poi sulla modalità non intervengo. La mia figura poteva essere più utile se veniva preso un allenatore diverso, magari più emergente. Sarri ha il pilota automatico e sa benissimo cosa fare, è giusto che abbia i suoi punti di riferimento. Spero con tutto il cuore che possa andar bene" le sue parole.
I ricordi biancocelesti
Spazio dunque ai ricordi per un'esperienza che gli ha segnato la carriera. "Tanti bellissimi ricordi, dal primo gol all'Olimpico pochi giorni dopo la nascita di mio figlio alla doppietta al Milan e i gol in Champions. Ma soprattutto la vittoria dei trofei. Quando sono arrivato vedevo i trofei scritti sui muri, ho pensato 'se passo di qua devo lasciare il segno e devo vincere'. Dopo aver perso tre finali non ero sicuro di farcela, però poi ce l'abbiamo fatta. Ricordo di Lazio-Empoli il primo anno in cui c'erano 50.000 persone allo stadio, l'Olimpico pieno è incredibile".
Futuro
Infine una parentesi sul futuro. "Io ho ancora voglia di giocare, sono in attesa di capire la soluzione migliore. Ho qualche traguardo che voglio raggiungere come quello dei 50 gol in Serie A, sono a 44. Il percorso futuro da allenatore è un qualcosa che ho in testa, ho fatto il corso per portarmi avanti e non per farlo immediatamente".
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