Roma, 30 novembre 2022- In casa Lazio si lavora per il mercato di riparazione ma resta aperta la questione attorno all'indice di liquidità che è ancora bloccato. Proprio come successo già in estate per poter regalare a Maurizio Sarri un nuovo innesto la dirigenza dovrà prima concludere gli affari in uscita, ma servirà una cessione pesante per poter operare sul mercato senza nessuna restrizione.
Spazio alla cessioni
Il motto resta lo stesso: per comprare bisogna prima vendere. L'indice di liquidità non rappresenta più un requisito per l'iscrizione al campionato, proprio come ribadito anche nel corso dell'ultima sessione estiva di calciomercato, ma deve restare al 0.6%: questo significa che ogni club deve coprire almeno il 60% delle sue spese e per questo la Lazio dovrà operare prima di tutto sul fronte delle uscite per rimettere in ordine tutti i conti. In questo momento l'indice blocca del tutto il mercato in entrata e per questo la priorità di Lotito è quella di sistemare gli esuberi e salutare un pezzo pregiato della squadra per regalare a Sarri tutti i rinforzi richiesti.
Luis Alberto è la chiave
In ballo all'apertura del mercato ci sono gli addii di Kamenovic e Fares, profili già in uscita e non considerati indispensabili dalla Lazio. Le loro cessioni però non serviranno a sbloccare l'indice di liquidità, dato che i biancocelesti dovranno portare nelle loro case un attivo importante. E in questo quadro rientra alla perfezione l'addio di Luis Alberto: lo spagnolo ha già deciso di salutare la squadra ma al momento non ci sono club interessati al suo acquisto. Il Siviglia si è defilato anche a causa del costo del suo cartellino e non ha ancora avanzato nuove proposte. Un prestito con obbligo di riscatto basterebbe per sbloccare il mercato.
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