Roma, 28 gennaio 2022 - In casa Lazio ogni giorno sembra quello buono per sbloccare la casella delle entrate ma, di fatto, il mercato è ancora fermo: con tanto di preoccupazioni da parte dei tifosi e probabilmente dello stesso Maurizio Sarri.
Frenata Casale
Difficile vivere altrimenti la finestra temporale che conduce al 31 gennaio, quando la sessione sarà terminata e per i biancocelesti occasioni per rinforzarsi non ce ne saranno più. E dire che la partenza in prestito direzione Copenaghen di Denis Vavro sembrava la mossa perfetta per uscire dall'impasse e non solo sotto il profilo del tanto temuto indice di liquidità. Invece tutto tace anche in difesa, dove per ovvie ragioni ci sarebbe da colmare il vuoto lasciato dallo slovacco: la soluzione più ovvia e semplice pareva essere Nicolò Casale, ma nelle ultime ore la pista si è raffreddata a causa dello scarso entusiasmo del Verona verso la formula dell'operazione (prestito con diritto di riscatto). Che all'orizzonte ci sia finalmente l'occasione di tesserare Dimitrije Kamenovic, bloccato a Formello senza contratto praticamente dall'estate? Difficile, visto che il serbo, nonostante il lunghissimo tirocinio, non ha convinto Sarri: anche in caso di fumata bianca sul fronte burocratico, lo scenario più plausibile oggi è una partenza immediata in prestito del classe 2000, in effetti più adatto al 3-5-2 di Simone Inzaghi che al 4-3-3 attualmente in vigore. Per restare nel reparto arretrato, perde quota anche la trattativa per Faouzi Ghoulam: la frenata è arrivata direttamente dal Napoli, che senza aver prima preso un sostituto non vuole lasciar partire l'algerino. L'alternativa potrebbe essere Mitchell Dijks, in rotta con il Bologna dopo le polemiche di Verona: curiosamente proprio l'Hellas è forte sull'olandese, così come la Sampdoria.
Miranchuk in pole
La vera telenovela che paralizza il mercato della Lazio resta quella legata a Vedat Muriqi e a una cessione che sembra sempre a un passo ma poi non arriva mai: quel passo potrebbe compierlo per davvero il Maiorca (con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto fissato tra gli 11 e i 12 milioni), ma l'impressione è che il kosovaro temporeggi per aspettare una chiamata dall'amata Turchia. Solo con la partenza di un attaccante ne potrà arrivare un altro. Dalla ridda di nomi degli ultimi giorni è uscito finalmente quello del vero preferito di Igli Tare: Aleksey Miranchuk e la sua capacità di coprire praticamente ogni ruolo dell'attacco hanno superato tutti gli altri candidati.
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